Cronaca

Bar California a Sospiro:
nuova gestione dopo 35 anni

L'ex titolare del Bar California di Sospiro Bianca Rosa Caporali e il nuovo gestore Libero Passariello

Stessi locali, stessa insegna, stesso nome, solo qualche piccola modifica interna e una pagina di vita di paese che sta per avere un nuovo inizio.
Il “Bar California” a Sospiro, in piazza Libertà vicino al municipio, dalla mattina di mercoledì ha una nuova gestione.

Dopo 35 anni infatti Bianca Rosa Caporali, la storica titolare del locale, ha passato il testimone per ritirarsi a meritata pensione; a prendere le redini sarà Liberato (Libero) Passariello.
Una scelta pensata e maturata con il passare del tempo, come spiega la stessa Bianca che ripercorre quella che è stata a tutti gli effetti la sua storia di vita, lavorativa e non solo.

Tutto ha preso avvio nel 1990 – commenta Bianca – quando sono arrivata insieme a mio marito Piero a Sospiro; ben 35 anni fa, più di metà della mia vita. Entrambi lavoravamo in un’azienda di Dosimo, io in ufficio e lui come magazziniere; avevamo un impiego ben avviato, in una sede distaccata a Pastrengo di Lazise, sul lago di Garda. Piero però non si trovava bene e si è presentata l’opportunità di aprire un bar”.

Da allora tante cose sono cambiate: i gestori del locale sito in piazza Libertà hanno poco a poco visto la propria clientela trasformarsi, con un servizio diverso a seconda dei tempi e con bambini diventati negli anni adulti; cambiamenti in corsa affrontati però sempre con la stessa voglia di fare e stare con uomini e donne ormai parte di una grande famiglia allargata.

E proprio al marito, scomparso alcuni anni fa, va un pensiero particolare e sentito: “la vera anima di questo posto, almeno all’inizio, era lui: aveva un carattere estroverso ed espansivo, sapeva e amava stare in compagnia”.

Quello che rimane nel cuore – prosegue poi la commerciante, con un mezzo sorriso – è la conoscenza fatta negli anni di tante, tantissime persone: ognuno aveva il suo modo di approcciarsi, di parlare e scherzare; noi ascoltavamo e tacevamo (abbiamo raccolto negli anni un sacco di segreti e confidenze)”.
“Il periodo più brutto – aggiunge – sono stati invece i mesi della pandemia da Covid: siamo rimasti chiusi per troppo tempo; la gente in parte si è disabituata, la clientela è in parte cambiata. Però siamo riusciti comunque ad andare avanti“.

A dare man forte ai titolari, negli anni, anche alcuni familiari e ragazze; tra loro Lucio e Simona, ma anche i compianti Gianluca e Cinzia.
Ora, dopo tanto tempo, Bianca ha deciso di ritirarsi a meritata pensione, passando il testimone a Libero: una pagina arriva a conclusione e, nelle stesso giorno, un’altra si apre a nuovi racconti e nuove storie.

Libero infatti è un ex falegname, “prestato” al commercio per amore della famiglia.

“A mio figlio è stata diagnosticata una forma di autismo – spiega -. e alcuni anni fa ho deciso di aprire un bar a Cremona, anche per offrire lavoro a ragazzi con disabilità, appartenenti ad alcune associazioni cittadine. La decisione di spostarmi a Sospiro è arrivata per stare più vicino alla mia famiglia e al mio bambino, abitando a Torre de’ Picenardi. In più, a me piace lavorare nei paesi: qui, infatti, il bar è ancora vissuto, come accadeva una volta”.

“L’emozione è tanta – aggiunge Libero – e sono molto teso; però Bianca è ancora qui e mi dà una grande carica. Spero che il paese riesca ad accogliermi e capisca (dice sorridendo, ndr) anche qualche mio piccolo errore”. “Mi piacerebbe far lavorare alcuni ragazzi di Fondazione Sospiro – conclude – magari tra qualche tempo”.

E tra un caffè ed un saluto, dall’ex titolare arriva il migliore augurio per il futuro. “Voglio augurare un grosso, grossissimo in bocca al lupo – dice Bianca con emozione – e qualora servisse, siamo qui per loro”.
Andrea Colla

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