Jamie Vardy si presenta: "Non vedo
l'ora di smentire gli scettici"
Jamie Vardy si è presentato ufficialmente come nuovo giocatore della Cremonese. Nella splendida cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi, all’interno del Museo del Violino di Cremona, il campione inglese ha risposto alle domande dei giornalisti, italiani e internazionali. L’evento è stato trasmesso in diretta in esclusiva su CR1, canale 19.
Ad aprire la conferenza, il vice presidente della Cremonese, il dott. Maurizio Calcinoni: “Vi ringrazio per essere qui, in questa bellissima location, vi porto i saluti del nostro presidente, il Cavaliere Giovanni Arvedi”.
Ha poi preso parola il Direttore Sportivo della Cremonese, Simone Giacchetta: “E’ un piacere parlare del mercato della Cremonese. Se me l’avessero detto un mese fa non ci avrei creduti, ma nel calcio certe distanze possono essere cancellate. E’ una grande soddisfazione presentare un campione che non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Sono qui a parlarvi dell’uomo Vardy, le qualità di un campione come Vardy. Tutti i direttori sportivi ragionano sull’attaccante sul mercato, abbiamo visionato tanti giocatori, ma non volevamo allontanarci dai requisiti che vogliamo per questo gruppo. Abbiamo cercato giocatori che avessero fame. Nel valutare alcune opportunità, abbiamo ragionato sull’idea Jamie Vardy. Parliamo di un giocatore che rappresenta la storia del calcio in Inghilterra. E’ un uomo vero, che conosce il sacrificio, potrebbe essere un grande rappresentante di chi pensa che i sogni possano diventare realtà. Siamo orgogliosi di avere Vardy con noi”.
Ha preso poi parola Jamie Vardy, rispondendo alle domande.
Che cosa ti ha spinto a scegliere l’Italia e la Cremonese?
“All’inizio quando si parlava di questa possibilità ho preso in considerazione tanti fattori. In primis per la mia famiglia, per fortuna la tecnologia ci ha aiutato, ho parlato con l’allenatore e mi ha trasmesso la passione. Lavoro per farmi trovare pronto quando il mister avrà bisogno”.
Come sono stati questi primi giorni a Cremona, con compagni e allenatore?
“E’ stato fantastico fino ad ora, la città è stata tutt’altro che tranquilla in questi giorni. Ho conosciuto tanti tifosi a Cremona, è impressionante. Dal punto di vista calcistico la lingua è problematica in questo momento, ma il calcio è una lingua universale. I primi giorni sono stati fantastici”.
Quanti parallelismi ci sono tra la Cremonese di oggi e il Leicester campione d’Inghilterra?
“Dopo aver parlato con la proprietà e l’allenatore, l’obiettivo è il mantenimento della categoria. Anche a Leicester fu così, poi chiaramente si cerca di dare il massimo in ogni partite. Questo è il calcio, chiunque può battere chiunque”.
Già a Verona potrebbe arrivare il tuo esordio?
“Ho cercato di tenermi in forma, fino ad ora gli allenamenti sono andati molto bene. Mi sento al meglio della condizione atletica. Chiaro che dovrà migliorare. Per quel che riguarda lunedì mi piacerebbe dire di sì, ma non dipende da me”.
Hai fatto una promessa ai tuoi figli prima di venire qua?
“Non ho fatto promesse in particolare, loro devono ancora abituarsi a questo e arriveranno in un secondo momento. Sarà una bella esperienza per tutti, siamo entusiasti”.
Cosa pensi della Serie A? Hai parlato con Claudio Ranieri?
“Da quando ero giovane guardavo il campionato italiano in tv. E’ un campionato competitivo, tra i migliori al mondo. Io ho già giocato sotto la guida di Maresca, so giocare in queste squadre. Non ho ancora avuto modo di parlare con Ranieri”.
Quante offerte hai rifiutato quest’estate? Avevi un idolo in Serie A?
“Non me la sento di elencare i club rifiutati. Ho preso la mia decisione con la mia famiglia. Quando ero bambino guardavo tanto Alex Del Piero”.
Che cosa ti ha detto nello specifico Davide Nicola?
“Durante la mia carriera la gente ha sempre avuto dubbi su di me, ma io sono sempre riuscito a smentire. Ho visto la passione dell’allenatore. Sarà una stagione molto lunga, partiamo da sfavoriti ma lottiamo per questa maglia”.
Ha potuto giocare con tanti italiani e figure importanti italiane: chi ti ha dato qualche consiglio su questo trasferimento?
“Ho passato tutta l’estate a parlare con Enzo Maresca, lui ha speso bellissime parole nei confronti della società e della città”.
Come riesci a gestire la tua vita privata?
“E’ diverso ora, fino a quando i bambini arriveranno qui. Non sarà per sempre così, la tecnologia in questo senso aiuta tantissimo”.
E’ diventato virale l’hashtag “StradiVardy”: cosa significa per te indossare la maglia di Vialli?
“Ho visto l’hashtag, non vedo l’ora di iniziare e di smentire chi dubita di me”.
In Italia c’è scetticismo per la questione di età: tu cosa risponderesti in questo senso?
“Per me l’età è un numero. Io ascolto sempre le mie gambe, fin che non ci saranno segni di problematiche, continuerò a fare ciò che mi riesce”.
Cosa ti ha detto il Cavaliere Giovanni Arvedi? E invece tua moglie quando le hai detto della decisione?
“Ho avuto la possibilità di incontrarlo, mi ha colpito la sua umiltà, si vede il suo impegno personale verso il club e verso la città. Mi ha portato un libro su Cremona in inglese. Lui vuole vedere i progressi della società. La reazione di mia moglie è stata entusiasta per una nuova sfida”.
Cosa pensi delle prime due partite della Cremonese?
“Ho visto entrambe le partite, mi ha colpito lo spirito di sacrificio. Noi sappiamo quanto sarà difficile raggiungere l’obiettivo”.
Come vedi il campionato da un punto di vista tecnico?
“Ho giocato con uno stile simile con Maresca, a fine campionato ho segnato 20 gol”.
Cosa ne pensi della costruzione dal basso?
“Credo che siano tendenze nel calcio. Si usa molto anche in Inghilterra, fa parte dell’evoluzione del calcio. L’obiettivo è quello di coinvolgere i portieri nel gioco”.
Avresti voluto giocare la gara contro il Milan? Ne hai parlato con i compagni?
“Sono le partite che ogni calciatore vorrebbe disputare, ma sono grato del tempo extra estivo che ho avuto in questa stagione”.
In tutto il mondo abbiamo sentito “Vardy is on Fire”, visto che la cantante è italiana, l’hai mai incontrata?
“Non ho avuto modo di conoscerla, ma ho visto questi video divertenti, è bello avere cori dedicati”.
Cosa significa per te fare gol e quanto aspetti il primo con la Cremonese?
“Come attaccante vuoi aiutare i tuoi compagni, ma l’obiettivo è il risultato di squadra.