Cronaca

Asst: nuova sala endoscopica
intitolata al dottor Buffoli

L’Endoscopia digestiva e gastroenterologia di Cremona ha una nuova sala endoscopica ibrida che integra in un unico ambiente apparecchiature endoscopiche, ecografiche e radiologiche avanzate da utilizzare in modo integrato.

In segno di riconoscenza per il lavoro svolto negli anni, la sala è stata intitolata al dottor Federico Buffoli, scomparso nel 2023 e già direttore del servizio dal 2008 al 2021. Buffoli è riconosciuto ancora oggi dalla comunità scientifica nazionale e internazionale come un precursore nell’impiego di tecniche endoscopiche innovative per il trattamento delle patologie gastrointestinali complesse.

La nuova sala è stata inaugurata giovedì pomeriggio, alla presenza del direttore generale Ezio Belleri, affiancato dal direttore sanitario Francesco Reitano, dal direttore amministrativo Gianluca Leggio, dai direttori di dipartimento Enrico Storti (Emergenza urgenza), Erika Viola (Area chirurgica) e da Roberto Grassia (direttore Endoscopia digestiva e gastroenterologia). Sono intervenuti il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pizzetti e la presidente degli Amici dell’Ospedale “Gianni Carutti” Ida Beretta. Hanno partecipato Laura Buffoli con i figli Michele e Andrea, oltre a numerosi ex operatori sanitari oggi in pensione che hanno lavorato con il dottor
Buffoli.

Dopo la presentazione e il taglio del nastro, è stata svelata la targa dedicata a Federico Buffoli, accolta da un lungo applauso. Don Marco Genzini ha rivolto parole di ricordo e ha benedetto la nuova sala.

“Rispetto alle sale endoscopiche tradizionali, la nuova sala è più ampia (45 ma) ed è dotata di un apparato tecnologico multifunzionale” spiega Grassia. “Inoltre, risponde ai più moderni standard di aerazione che agevolano il supporto anestesiologico durante le procedure interventistiche. Questo consente di offrire a tutti i pazienti, in particolare a chi è affetto da patologie oncologiche. procedure endoscopiche avanzate e interventi terapeutici innovativi e integrati nei diversi distretti dell’apparato digerente” precisa Grassia “Uno dei vantaggi maggiori è rappresentato dalla logistica: una volta in sala, il paziente non viene più spostato. Gli specialisti – anestesista, gastroenterologo, radiologo, chirurgo, tecnico di radiologia, nurse anestesista – insieme agli infermieri dell’endoscopia hanno a disposizione in un unico spazio tutta la strumentazione. L’apertura della nuova sala endoscopica dimostra come una dotazione tecnologica polifunzionale siano fondamentali per valorizzare le competenze dei professionisti e migliorare l’organizzazione a favore dei pazienti” spiega Belleri “Tutto questo è funzionale a promuovere una modalità di lavoro completamente diversa, basata sull’interazione sistematica fra specialisti e sulla valutazione multidisciplinare di ogni singolo caso. Stiamo parlando di un servizio che lo scorso anno, fra Cremona e Oglio Po ha erogato 9.600 prestazioni endoscopiche”.

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