Cronaca

Inseguimenti e minacce di morte
alla ex. Stalking: pena di tre anni

Condanna a tre anni per stalking nei confronti di un 51enne, operaio pugliese, finito a processo per atti persecutori nei confronti della sua ex moglie. Per l’imputato, assistito dall’avvocato Paolo Rossi, il pm onorario aveva chiesto una pena di tre anni e sei mesi. “Una testimonianza genuina”, quella della vittima, parte civile attraverso l’avvocato Elena Guerreschi. Alla donna, come risarcimento, andrà una provvisionale di 3.000 euro. “Perseguitata e vessata, minacciata e insultata, e inseguita in auto per ben due volte”,  ha sottolineato l’avvocato Guerreschi. “Il mio cliente ha ammesso le liti, ma non ha mai alzato le mani sulla sua ex moglie”, ha invece sostenuto la difesa. “Il mio assistito”, ha aggiunto l’avvocato Rossi, “non ha mai avuto problemi con la giustizia e ha sempre lavorato”.

Ventiquattro anni di matrimonio, poi la rottura: lei aveva chiesto la separazione giudiziale ed è stata ospite di una casa rifugio, poi ha voluto riprovarci, ma non è andata bene. Nel febbraio del 2023 la relazione si è chiusa e la donna ha trovato un altro compagno, scatenando la rabbia e la gelosia del suo ex marito, già condannato per non aver passato gli alimenti.

L’avvocato Guerreschi

Lucia (nome di fantasia), 48 anni, è stata seguita in macchina, sotto casa, cercata sul luogo di lavoro, minacciata di morte, strattonata e colpita con un pugno al volto. Attualmente l’imputato è in carcere per aver violato una serie di misure, come il divieto di avvicinarsi all’ex moglie, dalla quale ha avuto tre figli. L’avvocato Rossi ha chiesto la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari e il giudice si è riservato di decidere.

Lui era geloso e beveva“, aveva raccontato la vittima, che aveva testimoniato dietro un paravento per non incrociare lo sguardo del suo ex. “Mi annientava come persona“, aveva riferito lei, “diceva che non valevo niente e che senza di lui non potevo aspirare a nulla”. E poi gli insulti e le minacce di morte: “Ti uccido. Anche se finisco in carcere non farò vivere bene neanche te“. Insulti anche sui social, dove la donna l’aveva bloccato. “Mi hai rovinato”, le diceva, “con le tue denunce ho 400 euro da pagare all’avvocato, quando uscirò ti farò tanto di quel male…”.

Minacce anche all’attuale compagno di Lucia, al quale Marco aveva chiesto dei soldi perchè rimasto senza casa. “Glieli ho dati”, aveva riferito in aula il nuovo partner della vittima, “perchè altrimenti sarebbe andato a cercarli da lei. Gli ho fatto un bonifico di 400 euro”. “Ricordati che ti faccio del male, te lo faccio veramente”, aveva detto l’imputato al compagno della sua ex moglie.

Sara Pizzorni

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