Cronaca

Gli strappò la collana regalo del
nonno. Autore preso e condannato

La sera del 4 agosto del 2019, al pub MadHouse di piazza IV Novembre a Crema, alcuni ragazzi stavano festeggiando il compleanno di un amico, quando a uno di loro, ancora minorenne, era stata strappata dal collo una collana d’oro. “Oltre al valore economico”, ha ricordato oggi in aula il ragazzo vittima del furto con strappo, “aveva per me un valore affettivo, visto che me l’aveva regata mio nonno, all’epoca scomparso da poco, per il mio battesimo“. Oggi l’autore del furto, Gheorghe, 31 anni, romeno, è stato condannato a due anni, otto mesi e 620 euro di multa. Era assistito d’ufficio dall’avvocato Mimma Aiello.

Nel verbale di denuncia, il 16enne, oggi 22 anni, aveva raccontato che durante la serata un ragazzo che non conosceva aveva preso una bottiglia di spumante dal tavolo della sua compagnia. Sarà proprio lui, poco dopo, a rubargli la collana. Alla polizia, il minorenne lo aveva descritto: “25 anni, alto 1,75, rasato, corporatura atletica, pantaloni a pinocchietto. Era a torso nudo ed era sporco di sangue sul collo. I suoi amici lo chiamavano Nando e continuava a ripetere di essere un pugile e di essere romeno. Sembrava in forte stato di alterazione per abuso di alcol”.

L’avvocato Aiello

Nella denuncia, il minore, che oggi in aula ha riconosciuto l’imputato in foto, aveva raccontato di aver chiesto al giovane di calmarsi e di restituire loro la bottiglia, ma lui aveva svuotato il contenuto per terra e nel tentativo di gettarla in un cestino l’aveva rotta, procurandosi dei tagli al braccio destro. Ad un certo punto l’imputato gli si era avvicinato e gli aveva strappato di dosso la catenina. Poi la fuga. Il 16enne aveva subito chiamato le forze dell’ordine alle quali aveva spiegato l’accaduto, fornito una descrizione dell’autore del furto e la via di fuga. L’imputato era stato subito individuato. “Lo conoscevamo già. Era ubriaco e non era collaborativo, tanto che ci ha minacciato di morte“, ha spiegato in aula l’assistente capo della polizia che era intervenuto. “Era ferito ad un braccio e ad una mano“. “Tanto la collanina non ce l’ho“, aveva detto il giovane agli agenti prima ancora di sentirselo chiedere. E in effetti la refurtiva non è mai stata trovata.

Sara Pizzorni

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