Centropadane, la politica cremonese
è concentrata su beghe interne
Desidero precisare che il presidente Mariani non ha convocato solamente i tre consiglieri citati, ma anche i consiglieri di Fratelli d’Italia e, presumo, quelli di maggioranza. Queste riunioni informali potrebbero essere utilmente sostituite da riunioni dei capigruppo, che hanno proprio lo scopo di dirimere questioni complesse e definire le posizioni politiche dei vari gruppi prima del Consiglio.
Detto questo, assistiamo da mesi a un attacco mediatico da parte dei tre consiglieri di centrodestra, un attacco che sembra più strumentale e fine a se stesso che volto a salvare Centropadane e i suoi dipendenti. Come già ribadito più volte, la situazione emersa nell’ultimo anno è in gran parte frutto di scelte operate negli anni precedenti, quando nel Cda di Centropadane sedeva un consigliere nominato da Forza Italia.
Centropadane è un’azienda con un grande potenziale, un volano per lo sviluppo del territorio e un aiuto concreto per i piccoli, medi e grandi comuni del Cremonese. Negli ultimi anni, però, la politica locale – compresa Forza Italia, che vanta vari sindaci tra le sue file – non si è adoperata per promuovere questa società, ma al contrario se ne è disinteressata.
Il risultato è che, in tre anni di aumento di capitale, l‘unico comune cremonese a sottoscrivere quote è stato Pieve d’Olmi, di cui ero sindaco. Purtroppo, non si può dire lo stesso di molti altri comuni che avrebbero potuto beneficiare dei servizi di Centropadane, permettendole al contempo di crescere e ampliare l’offerta per gli enti locali. Pensiamo cosa avrebbe potuto fare un’azienda ben strutturata e radicata sul territorio con i bandi PNRR.
Questa è l’ennesima conferma che la politica cremonese è più concentrata su beghe interne e fini a se stesse che sul bene del territorio. E questo non va bene.