Cerca di lanciarsi dal terzo piano
Salvata dagli agenti della Volante
Nel salvataggio, uno dei poliziotti ha rimediato una lesione alla spalla
Ancora una volta gli agenti della Questura di Cremona, con il loro tempestivo intervento e la loro esperienza, sono riusciti a salvare una vita, impedendo ad una donna di lanciarsi dal terzo piano di una palazzina. E’ successo a Cremona la sera di lunedì 15 settembre. A contattare la Sala operativa, verso le 20, è stato il compagno della ragazza, che in preda alla disperazione ha riferito le intenzioni suicide della donna. Subito è scattato l’intervento dei due poliziotti della Volante: Andrea Torrisi, 30 anni, agente scelto, a Cremona da sette anni, e il collega Giuseppe Achenza, 31 anni, agente in servizio a Cremona da tre anni. Una volta arrivati all’indirizzo indicato hanno visto che la ragazza era in piedi sul davanzale della finestra del terzo piano ad un’altezza di 15 metri, mentre il suo compagno era in strada ad attenderli.
Quando sono entrati nell’appartamento, i poliziotti hanno cominciato ad instaurare un dialogo con la giovane, cercando in tutti i modi di convincerla a desistere dalle sue intenzioni. Nonostante lei mantenesse un atteggiamento diffidente, volgendo lo sguardo verso il vuoto, Torrisi è riuscito ad avvicinarsi sempre di più, così che quando la ragazza ha tentato di lanciarsi, è riuscito ad afferrarla e a portarla in salvo. A questo punto il personale sanitario, già allertato, ha prestato assistenza alla donna, che è stata trasportata in ospedale. Ad aver bisogno di cure è stato anche Andrea, uno dei poliziotti “eroi”: nel salvataggio ha rimediato una lesione alla spalla.
Non è la prima volta che gli uomini della Questura salvano delle vite. Era successo lo scorso 5 agosto, quando una giovane donna di nazionalità cinese aveva tentato di togliersi la vita gettandosi dal quarto piano del palazzo in cui vive insieme al marito. Il 30 dicembre dell’anno scorso, invece, i poliziotti hanno salvato la vita ad un uomo colto da infarto, praticandogli il massaggio cardiaco e poi utilizzando il defibrillatore in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
Sara Pizzorni