Cronaca

Raddoppio Rfi a Pizzighettone,
ipotesi sottopasso a Roggione

Sottopassi al posto dei cavalcaferrovia previsti sulla linea Cremona – Codogno a Pizzighettone (tra cui il passaggio a livello di Roggione)  e l’ottimizzazione delle strutture del ponte sul fiume Adda che consentiranno di ridurre di 80 cm circa l’altezza del nuovo piano del ferro rispetto a quello previsto nel  Pfte (Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica). Sono alcune delle ipotesi di modifica al progetto per il raddoppio ferroviario della Cremona – Codogno a Pizzighettone, prospettate dal commissario straordinario Chiara De Gregorio in un documento inviato il 15 settembre al sindaco Luca Moggi, in risposta alla richiesta di incontro pubblico sollecitata con toni piuttosto accesi dal Consiglio Comunale il 28 agosto scorso.

De Gregorio si è detta disponibile a partecipare all’incontro, specificando che “necessariamente dovrà vedere la presenza, oltre che della sottoscritta, anche dei rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di Regione Lombardia”. La dirigente di RFI chiede quindi al sindaco di raccogliere le varie disponibilità e di comunicarle alcune possibili date, dando la garanzia che “certamente ne troveremo una su cui convergere”.

Allo stato attuale, precisa De Gregorio, sono 5 le soluzioni progettuali alternative a quella presentata nel corso del Dibattito Pubblico, anche  in virtù dell’apertura, da parte del Soprintendenza Archeologia,  Belle Arti e Paesaggio e dell’Agenzia del Demanio, a un possibile tracciato posto a nord della linea storica. 

Soltanto ieri il Comitato di cittadini promotori della petizione che chiede la modifica progetto finora presentato – con un muro di contenimento alto 6 metri per consentire il raddoppio dei binari – aveva sollecitato consiglieri regionali e parlamentari affinchè un aggiornamento sullo stato del progetto venisse reso pubblico al più presto. Il timore di questi cittadini è però che adesso, con la richiesta di includere nell’incontro anche rappresentanti istituzionali milanesi e romani, i tempi si dilatino ulteriormente.

“C’è unità di intenti tra Amministrazione e cittadini che rappresentano il Comitato, nonostante tempi, contenuti e modalità di comunicazione da parte di RFI che non ci soddisfano”, dichiara Moggi.  “In ogni caso ringrazio il commissario De Gregorio per essersi esposta per la prima volta con una lettera indirizzata al Comune e per aver finalmente accordato formalmente la disponibilità per un passaggio pubblico.

“Come territorio siamo uniti, vogliamo solo far valere le nostre ragioni. E’ positivo che sia già stata anticipata la definizione di modifiche sostanziali al PFTE, come ad esempio l’eliminazione del cavalcaferrovia tra Roggione ed il capoluogo, ma noi insistiamo perchè si possa ipotizzare un tracciato più a sud per garantire rispetto del territorio e sicurezza”. gb

 

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