Nascosto nel giubbotto un lenzuolo
per evadere dal carcere: a giudizio
Voleva evadere dal carcere di Cremona calandosi con un lenzuolo dal muro di cinta, ma il suo piano non ha funzionato. Scoperto, è finito nuovamente nei guai con la giustizia. In questi giorni, Joshua, 28 anni, detenuto di origini spagnole, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di tentata evasione. E’ assistito dall’avvocato Consuelo Beber. Alle 13 del 17 ottobre del 2023, l’uomo, rinchiuso nella sezione “I”, si era recato al piano terra del padiglione detentivo per raggiungere il percorso salute in uso ai detenuti, nella zona esterna del padiglione. Uno degli agenti di sezione, però, aveva notato che Joshua indossava un giubbotto molto largo e rigonfio.

Insospettito, aveva avvisato il coordinatore. Quest’ultimo aveva quindi proceduto ad una perquisizione personale effettuata prima che il carcerato uscisse e raggiungesse la zona verde. Avvertito che sarebbe stato sottoposto a controllo, l’imputato si era subito innervosito, non facendo altro che alimentare i sospetti degli agenti della polizia penitenziaria. La perquisizione aveva dato esito positivo: all’interno del giubbotto c’erano alcune lenzuola fornite dall’amministrazione penitenziaria annodate tra loro. Alla fine di uno dei lembi era stato posizionato un peso in ghisa come quello in uso nelle palestre ginniche.

Alla richiesta di spiegazioni, l’uomo aveva ammesso le intenzioni di evadere dal penitenziario. Il suo piano era quello di scavalcare il muro di cinta con l’impiego del lenzuolo. L’uomo si era giustificato, dicendo di voler raggiungere la propria famiglia in Spagna. L’imputato, oggi libero, era dentro per scontare un cumulo di pene, tra cui una condanna a 4 anni. E’ stato detenuto a San Vittore, poi a Cremona, e dopo il tentativo di fuga è approdato a Pavia.
La scorsa settimana, al tribunale di sorveglianza di Pavia, il suo legale ha chiesto un risarcimento per detenzione non umana a causa delle pessime condizioni carcerarie, ottenendo il riconoscimento di 470 giorni di detenzione inumana per i tre istituti carcerarti in cui è stato. Risultato: 48 giorni di liberazione anticipata.
Per il tentativo di evasione a Cremona, lo spagnolo sarà a processo il 9 febbraio.
Sara Pizzorni