Assemblea Dlf, confronto
infuocato tra iscritti e società
Partecipata e infuocata assemblea venerdì al Dlf di Cremona, chiesta dagli iscritti alla canottieri per conoscere il futuro della società e chiedere spiegazioni sulle ultime decisioni della direzione, a partire dalla scelta di aprire alla cittadinanza senza più dover pagare la quota di iscrizione.
Un confronto acceso richiesto da 300 iscritti firmatari di una lettera inviata ad inizio settembre ai vertici della canottieri. Una lettera che durante l’assemblea, che ha visto la presenza di oltre 200 persone e che si è tenuta nella sala polivalente del centro sportivo, è stata pubblicamente letta.
“Avendo tolto la quota d’ingresso si è venuta a creare una chiara discriminazione per gli iscritti storici ed una evidente situazione di privilegio peri nuovi”, un passaggio della lettera.
Che prosegue con gli iscritti che lamentano la presenza di “un degrado generale della società che consiste nella carenza di pulizia generale ed in particolare nei servizi igienici. Mancanza di adeguati interventi di derattizzazione e disinfestazione e carente manutenzione del verde”.
L’amministratore delegato Andrea Cambiati, tra la contrarietà del pubblico, dal canto suo ha parlato invece di “manutenzioni decorose”. Eppoi si denuncia un rapporto “inadeguato del consigliere o amministratore delegato con gli iscritti: conduzione autoritaria e padronale che ha prodotto sicuramente contrazione degli stessi”. Accuse respinte da Cambiati.
Nel suo intervento il presidente nazionale Dlf Pino Tuscano ha promesso grandi investimenti nella società e anche assemblee semestrali per tenere informati gli iscritti.
Simone Bacchetta