Nello spazio culturale di piazzale
Tranvie un omaggio alla Palestina
In occasione della 21esima Giornata del Contemporaneo del 4 Ottobre, lo spazio culturale “It’s hard noise” nel piazzale delle Tranvie di via Dante, sarà aperto dalle 10.00 alle 20.00, con un programma accessibile alla cittadinanza. Si attiveranno due attività di laboratorio collettivo: uno per il ricamo con fili d’oro di una coperta a risposta della domanda di Giovanni Gaggia “Com’è il cielo della Palestina?”; l’altro laboratorio “La città che sale”, condotto da bambini e ragazzi, vedrà la costruzione di un luogo di pace immaginifico e accogliente.
Durante la giornata ci saranno momenti di confronto ispirati ai principi del dialogo e della pace, con ospite “La scuola per la Palestina” movimento di Docenti, Educatrici e Educatori per la Difesa dei Diritti Umani in Palestina, il primo movimento, a livello nazionale, che da quando l’escalation nella Striscia ha paralizzato una fetta di Medio Oriente, unisce il mondo della scuola italiana per difendere le popolazioni palestinesi dall’aggressione di Israele. In rappresentanza del collettivo Palestina Animada, è previsto un collegamento in diretta da Barcellona con l’artista palestinese Samira Badran.

Il progetto EndlessHopeEndlessSky, inaugurato a Luglio presso lo spazio culturale di It’s hard noise di Cremona, in Piazza delle Tranvie 6/7, sarà visitabile fino al 5 Ottobre, quindi la rassegna Palestina Animada, che si arricchirà di nuovi video, rimarrà a disposizione per le scuole e di chi ne farà richiesta.
La coperta ricamata dell’artista Giovanni Gaggia, invece, dall’8 Ottobre raggiungerà la mostra “Com’è il cielo in Palestina?” presso la Casa della Memoria di Milano. Le opere diventano così dispositivi itineranti, come la Rassegna Palestina Animada che è stata proiettata in Basilicata e a Casalmaggiore, e prossimamente sarà presente in altre sedi di città italiane.
L’esposizione nello spazio cremonese, accoglie due interventi paralleli e allo stesso tempo interrelati da precisi intenti, tematiche e urgenze, un raccordo di più voci accomunate dal desiderio di intessere attraverso l’arte, una rete di resistenza concreta per la Palestina oltre i confini fisici e geografici.
Nello specifico, il contributo dell’artista Giovanni Gaggia, dal programma di residenza e presidio rurale e decentrato dell’entroterra marchigiano di Casa Sponge, si espande fino a It’s hard noise, dialogando con la rassegna di video d’animazione Palestina Animada, progetto collettivo di registi e registe palestinesi e internazionali, che mostra diversi aspetti della vita palestinese attraverso memorie e racconti diretti di vite vissute tra le macerie provocate dal conflitto armato senza fine:
EndlessHopeEndlessSky nasce dalla volontà di forzare criticamente il concetto di confine attraverso l’arte, laddove il cielo, luogo di tensione e possibilità, può tenere insieme la dimensione locale e radicata nella terra che calpestiamo, con quella globale del cielo che ignora ogni frontiera. Il cielo, infatti, è capace di accogliere una speranza incurabile e incolmabile, che dalla Palestina a noi, continua a trattenere un sentimento di comunanza per la pace.