Cronaca

Vittoria Alata candidata a simbolo
di Cremona per Milano-Cortina

La copia della Vittoria Alata custodita al Museo Civico

E’ partita l’operazione per portare la Vittoria Alata di Calvatone, ora conservata al Museo Archeologico del Comune di Cremona, ai Giochi olimpici invernali Milano- Cortina 2026, previsti per il febbraio del prossimo anno.

Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona e Andrea Segalini capogruppo “Cremona Sei Tu – Virgilio Sindaco” come primi firmatari, hanno depositato ieri la mozione unitaria, sottoscritta da tutti gli altri consiglieri di maggioranza e opposizione, per fare della statua romana il simbolo di Cremona alle Olimpiadi.

Alessandro Portesani

Nel testo di impegnano Sindaco e Giunta “a farsi parte attiva presso Regione Lombardia e le sedi che saranno interessate dalle Olimpiadi Invernali 2026 quali Palazzo Lombardia a Milano e i principali campi di gara – per la promozione e l’organizzazione dell’esposizione della Vittoria Alata di Calvatone”.

Sempre nel testo della mozione si chiede di “coinvolgere il Museo Archeologico di Cremona e gli enti preposti per le valutazioni tecnico-scientifiche e logistiche necessarie. Di predisporre, in collaborazione con gli enti competenti, un piano di comunicazione che valorizzi l’iniziativa come vetrina internazionale per Cremona e il suo territorio e di riferire periodicamente in Commissione Cultura sullo stato di avanzamento del progetto”.

“L’opera, scrivono i due primi firmatari, rappresenta un simbolo universale di competizione e di vittoria, fortemente legato al valore sportivo e culturale delle Olimpiadi. La scultura è anche strettamente connessa alla storia culturale e liutaria cremonese, essendo stata riprodotta per le celebrazioni stradivariane del Novecento”.

Andrea Segalini

“La presenza della Vittoria – proseguono Portesani e Segalini – potrà attrarre visitatori e rafforzare il legame culturale tra Cremona, la Lombardia e l’evento olimpico. Un’operazione darebbe visibilità internazionale al patrimonio archeologico cremonese, favorendo ricadute turistiche e culturali sulla città e sulla provincia”.

L’opera originale, com’è noto, fu rinvenuta nel 1836 a Calvatone (antica Bedriacum). Dai terreni emerse, durante operazioni di aratura spuntò una statua bronzea raffigurante la Vittoria Alata, databile tra il 161 e il 169 d.C. La stessa subì una serie di trafugamenti e ne fu fatta una copia identitica all’originale. Per decenni si pensò che l’originale fosse andato distrutto durante il secondo conflitto bellico mondiale. Di recente è stato scoperto che la statua originale è custodita al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo.

 

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