Cronaca

Filippo Anselmi, il giovane liutaio:
"E' stato amore a prima vista"

Filippo Anselmi, giovane liutaio cremonese

Tradizione e futuro, dove un saper fare artigiano centenario guarda con speranza alle nuove generazioni.
Siamo in via Milazzo, a due passi dal centro storico: qui, da alcuni mesi, tra colle, legni e vernici lavora nella sua bottega Filippo Anselmi.
Classe 1998, figlio di un operaio e di un’infermiera, Filippo si è appassionato allo strumento principe di Cremona sin da giovanissimo.

“Ho fatto questa scelta perché sin da bambino avevo l’amore per la liuteria – racconta Filippo – e in una città come Cremona è impossibile non respirare il mondo liutario; quindi fin da piccolo andavo nella sala del Comune, dove c’erano diversi Stradivari esposti; mi sono innamorato follemente di questi strumenti”.

Una passione a prima vista, proseguita con lo studio prima e anni di gavetta poi, nella bottega del maestro Stefano Trabucchi. Ora Filippo si trova già a gestire ordini che arrivano da diverse parti del mondo: un buon segnale per il settore che vede proprio nella città del violino alcune difficoltà nel cambio generazionale.

La cosa che ti spinge di più è proprio la città di Cremona – spiega il giovane liutaio -: il poter creare uno strumento con le tue mani, che sai che andrà in giro per il mondo, dare vita con le proprie mani a uno strumento cosí, è unico. Il futuro? Lo vedo abbastanza bene: secondo me questo è un ambito dove i violini servono, sono fatti a mano e il liutaio è un lavoro che non scomparirà mai”.
Andrea Colla

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