Dà in escandescenze in ospedale
e ferisce gli agenti: condannato
Lo scorso 29 luglio aveva dato in escandescenze all’interno del pronto soccorso, provocando danni e generando allarme tra personale e pazienti. Per essersi scatenato in ospedale e aver aggredito due agenti, un 25enne italiano residente in città con alcuni precedenti alle spalle era finito in manette. Il giovane, in preda all’ira, stava anche danneggiando arredi e attrezzature sanitarie. La sua furia si era abbattuta sugli estintori, che aveva rovesciato, e su un corrimano, che aveva divelto.
Oggi la condanna con il processo celebrato con il rito abbreviato: pena di otto mesi per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato di beni all’interno di strutture sanitarie. Per Franco, il pm onorario Silvia Manfredi aveva chiesto una pena di due anni e otto mesi, ma il giudice ha derubricato uno dei reati, quello che disciplina la pena per le lesioni personali inflitte a personale di polizia giudiziaria o pubblica sicurezza nell’adempimento delle loro funzioni, o a personale sanitario e ausiliario durante il servizio. Il magistrato ha ritenuto si trattasse di lesioni semplici, e il calcolo della pena si è quindi abbassato.

Franco, assistito dall’avvocato Stefania Giribaldi, è in carcere. Il suo legale ha chiesto al giudice la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. In aula c’era la madre dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Davide Garbetta, che si è detta disposta ad accogliere il figlio in casa. Il giudice si è riservato.
Quel giorno l’immediato intervento congiunto delle guardie giurate in servizio presso la struttura e del personale del posto di polizia dell’ospedale, istituito proprio al fine di prevenire e contrastare condotte potenzialmente pericolose per il delicato contesto sanitario, aveva consentito di bloccare il 25enne e di riportare la situazione sotto controllo. Accompagnato in Questura da una pattuglia della Squadra Volante, Franco aveva continuato a tenere una condotta aggressiva, inveendo contro gli operatori con sputi, insulti e minacce. Durante il successivo tentativo di contenimento da parte di due agenti, il 25enne li aveva aggrediti violentemente, provocando lesioni ad entrambi.

“Era entrato in ospedale perchè aveva bisogno di assistenza“, ha detto l’avvocato Giribaldi. “Quando ha visto che le cure e il ricovero gli erano stati negati ha vissuto una violazione dei suoi diritti. Il mio cliente soffre di disturbi a livello psicologico e in carcere è stato preso preso in carico dal Serd. Era in stato di agitazione, ma non aveva intenzione di causare problemi. Le lesioni ai poliziotti sono state lievi e i danni contenuti”.
Quattro giorni prima di dare in escandescenze in ospedale, l’imputato si era arrampicato sul cornicione di Palazzo Affaitati, sede della Biblioteca statale e del Museo civico. Voleva gettarsi da un’altezza di quattro metri davanti ai poliziotti.
Sara Pizzorni