Youth Club, il Ponchielli sostiene
l'accesso dei giovani al teatro
Il teatro Ponchielli partecipa all’iniziativa “The Youth Club” per avvicinare i giovani al teatro e alla musica. Questa mattina la presentazione del progetto a Milano, al MEET Digital Culture Center, che mette insieme dieci teatri d’eccellenza della Lombardia (tra cui la Fondazione Ponchielli rappresentata dal sovrintendente Andrea Nocerino).
Un’alleanza sostenuta con 2,5 milioni di euro, per trasformare il teatro in uno spazio sempre più vivo, accogliente e coinvolgente per giovani fino ai 30 anni. Non solo un luogo da visitare una tantum, ma un punto di riferimento capace di diventare parte integrante della vita culturale di chi sta costruendo il proprio futuro.
The Youth Club ha l’intento di rendere il teatro accessibile e significativo ragazze abbattendo le barriere economiche, sociali e territoriali che spesso limitano l’accesso alla cultura.
Nel corso nella presentazione sono intervenuti i rappresentanti delle dieci istituzioni culturali coinvolte, insieme a Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo. L’incontro ha previsto tre tavole rotonde tematiche — Ascolto, Comunicazione e Sorpresa — dedicate all’approfondimento delle strategie per favorire l’accesso dei giovani al teatro. Ogni sessione ha avuto l’obiettivo di condividere approcci e buone pratiche.
All’iniziativa hanno partecipato anche gli artisti Emanuele Aldrovandi e Andrea Piazza per portare una testimonianza diretta sul valore formativo e umano dell’esperienza teatrale, sottolineando l’importanza di creare spazi culturali accessibili e stimolanti per le nuove generazioni.
I dati raccolti dall’Evaluation Lab raccontano la complessità della sfida. Nel 2023 il 27,9% dei giovani tra i 6 e i 24 anni ha assistito a spettacoli teatrali, registrando la quota più alta di spettatori rispetto alla popolazione generale. Ma questo dato positivo si scontra con una tendenza preoccupante: la partecipazione culturale dei giovani italiani dai 16 ai 29 anni è sotto la media europea, e il divario cresce ulteriormente nella fascia 25-54 anni.
È proprio nei primi anni dopo la maggiore età, quando i ragazzi non sono più studenti accompagnati da insegnanti o genitori ma non hanno ancora abitudini culturali consolidate, che il rischio di abbandono si fa più alto. L’Italia paga un ritardo strutturale. L’analisi Eurostat mostra come la partecipazione ad attività culturali sia inferiore alla media UE in tutte le fasce d’età, con un divario che aumenta con l’invecchiamento. La distanza dall’Europa è ancora più marcata per le attività
artistiche praticate occasionalmente rispetto a quelle regolari.
“Aderire a The Youth Club – commenta Andrea Nocerino, Sovrintendente del Teatro Ponchielli di Cremona – significa abbracciare una visione sistemica e lavorare con tutte le istituzioni coinvolte su un’infrastruttura culturale in cui l’educazione teatrale e l’esperienza dal vivo si intreccino, trasformando la cultura in leva educativa e sociale.
Al centro, dunque, la Persona e l’Arte: ciò che ci rende particolarmente entusiasti di The Youth Club è la scelta di investire sull’esperienza culturale in quanto tale, riconoscendone il valore intrinseco prima ancora che quello strumentale. Crediamo che le nuove generazioni – attente alla qualità e al valore del loro tempo – premieranno i contenuti, la possibilità di coprogettare e l’autentico empowerment. La sfida principale sarà rendere strutturali i processi di valutazione, affinché le politiche di contrasto alla povertà educativa si traducano in reali opportunità di crescita condivisa”.
Le iniziative che il Teatro Ponchielli rivolge al target della Generazione Z sono molteplici e mirano a coinvolgere il pubblico su moltissimi aspetti della vita teatrale, prevedendo una partecipazione attiva davanti e dietro le quinte.
Iniziative quali “La musica del Monteverdi” con concerti domenicali matinée coinvolgono giovani studenti e studentesse del Conservatorio Monteverdi di Cremona.
Anche il concorso Cavalli Monteverdi Competition è rivolto a giovani cantanti di ogni nazionalità e registri vocali, di età compresa tra i 18 e 35 anni.
All’interno del Monteverdi Festival, inoltre, si svolge la Monteverdi Academy, residenza di musica antica rivolta a formazioni strumentali e vocali, oppure solo vocali, composte da ensemble di giovani musicisti la cui età media non supera i 30 anni.
Altro genere centrale nelle iniziative del Teatro Ponchielli è la Danza: la Rassegna Cremonadanza coinvolge in prima persona i giovani talenti del territorio: ogni anno, infatti, ospita più di 750 allieve e allievi delle scuole di danza cremonesi ai quali sono dedicati workshop con i ballerini e le ballerine delle compagnie che vanno in scena.
Le Stagioni di Prosa, Musica e Danza propongono appuntamenti pensati sulle nuove generazioni.
Le Stagioni di Prosa, in primis l’edizione 2025/26, intitolata Classici!̸? che già nel nome propone la sua visione volta alla (ri)scoperta dei grandi testi teatrali da parte delle nuove generazioni, hanno un forte focus sulla Generazione Z. Ogni anno uno spettacolo viene approfondito attraverso un progetto dedicato ad alcune classi del Liceo Artistico di Cremona che realizzano una mostra sui temi trattati nello spettacolo.
In aggiunta alla tradizionale Stagione, da qualche anno si è instaurata la rassegna: Ponchielli Talk, serate di approfondimento e dibattito con esperti su diverse tematiche, al termine delle quali il pubblico interagisce con gli ospiti.
La rassegna Oltreibanchi propone spettacoli dedicati alle scuole di ogni ordine e grado: da spettacoli di TeatroRagazzi a prove aperte con le Orchestre ospiti della Stagione musicale, che coinvolge migliaia di bambini e ragazzi.
Oltre agli spettacoli, alle scuole sono dedicate visite guidate con un prezzo ridotto per gli studenti, partecipate soprattutto da scolaresche in visita alla città. Un’ulteriore occasione di apprendere le arti teatrali è con il laboratorio teatrale rivolto sia a singoli studenti che a intere classi; ogni anno gli attori professionisti che tengono il corso tracciano un tema che insieme ad allievi e allieve, delineano fino allo spettacolo finale sul palcoscenico del Teatro.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, tutti gli studenti e le studentesse under 30 hanno la possibilità di partecipare agli spettacoli con un biglietto dedicato da 12 a 15 euro, oltre ad abbonamenti a prezzi molto agevolati sulle principali Stagioni.
Due infine sono i progetti di ambito professionalizzante che il Teatro ha avviato; il primo, Per fare un’opera, è dedicato alle scuole Secondarie di I e II grado e prevede incontri tra gli studenti e i vari ambiti professionali impegnati nella realizzazione delle produzioni d’Opera. Il secondo è invece un progetto di formazione di maestranze di palcoscenico e professionisti della cultura, in collaborazione con l’istituto Stradivari di Cremona – Reparto Scenografia, l’Istituto Munari di Crema e l’ITS Machina Lonati.