La tenuta di Spino confiscata
"Grande esperienza collettiva"
Una grande sfida, vinta. Una grande ed esemplare esperienza collettiva. Istituzioni, associazioni, cooperative, sindacato. La tenuta Terre e Libertà di Spino d’Adda è stata teatro della presentazione del libro omonimo che racconta come un bene confiscato alla criminalità economica sia stato restituito alla collettività grazie all’impegno e al lavoro costante di numerosi soggetti in grado di fare rete. Non mancano difficoltà, ma il percorso di assegnazione del bene alla comunità è già tracciato.
La tenuta Terre e Libertà è un complesso di 40000 metri quadri provvisto di strutture con finalità agroalimentari, i proprietari sono stati condannati per evasione fiscale: il bene è stato sequestrato nel 2011 e confiscato definitivamente nel 2013. Il 9 dicembre 2022 è stata sgomberata e destinata al Comune di Spino d’Adda che a sua volta l’ha assegnata temporaneamente alla Cgil e allo Spi Cgil di Cremona e Lombardia e a Una Casa Anche per Te onlus: si tratta dell’unico bene confiscato alle mafie gestito direttamente da un sindacato.
Da tempo ospita iniziative di sensibilizzazione, convegni e numerosi campi della legalità, che ogni anno coinvolgono, solo qui, centinaia di ragazzi. “Con i giovani abbiamo diverse attività – racconta Palmiro Crotti, Spi Cgil Cremona e coautore del volume -. La prima conoscenza è quella di una giornata di formazione. Le scuole arrivano, gli facciamo visitare il bene e con loro cominciamo a mettere la testa sul territorio, sulla storia del territorio, su cosa vuol dire infiltrazione della malavita o infiltrazioni mafiose. Altre attività naturalmente sono quelle dei campi, i ragazzi hanno la possibilità di fare settimane di lavoro e studio”.
“Il libro sulla tenuta Terre e libertà di Spino D’Adda – afferma Elena Simeti, Una Casa Anche per Te onlus e coautrice del volume – è un libro che racconta un movimento dal basso, di trasformazione di un bene confiscato in presidio di giustizia sociale che può rispondere ai bisogni del territorio e che ha portato sul territorio del cremonese istituzioni che vogliono impegnarsi su questo tema”.
Simone Bacchetta