Cronaca

Reddito d'inclusione,
3200 i poveri dimenticati

Qualcuno lo definisce il popolo dei dimenticati. Sono coloro che, tra gli ex percettori del reddito di cittadinanza, sono rimasti esclusi anche dall’assegno di inclusione. Oltre il 50% dei lombardi ex percettori del reddito (percentuale più alta rispetto alla media nazionale), 3200 gli ‘esclusi’ cremonesi, che equivalgono a circa 1400 nuclei famigliari. Sono i dati emersi dal report di Caritas Lombardia “Assegno di inclusione. Un primo bilancio” che considera il periodo che va dal 2023 al giugno 2025.

L’importo medio mensile dell’assegno si è alzato, a Cremona da 473 a 633 euro. Ma alcune famiglie vulnerabili restano escluse – denuncia Caritas – mentre altre, non necessariamente povere, riescono comunque a ricevere il sussidio. A essere maggiormente penalizzati dalla riforma sono le famiglie in età da lavoro senza figli minori, i lavoratori poveri, gli stranieri e chi vive nel Centro-Nord.

La riduzione dell’intervento pubblico ha generato un aumento consistente e inatteso delle richieste di aiuto presso le Caritas diocesane. Se con il reddito di cittadinanza molte famiglie riuscivano a coprire almeno le spese essenziali (affitto, bollette, alimentari) e si rivolgevano alla Caritas soprattutto per supporti integrativi o per la gestione di specifiche emergenze, ora si sta assistendo a un ritorno alle esigenze primarie. A livello regionale i beneficiari sono diventati più o meno un terzo rispetto al 2023: da 213mila a 78mila.

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