Spinse gli agenti. Farà la Map
Si scusa e arriva con le brioches
Ha capito di aver sbagliato, e il giudice gli ha concesso il beneficio della messa alla prova. Il suo percorso riabilitativo lo svolgerà in un Comune del cremonese. Oggi, nell’udienza davanti al giudice, Giuseppe, 24 anni, cremonese, che lavora nel laboratorio del negozio di pasticceria aperto con sua madre, si è presentato portando un cabaret di nove brioches preparate con le sue mani. Vuote, al pistacchio, ai frutti di bosco, alla crema.
Innocentemente, le voleva offrire al giudice, al pm e al cancelliere, spiegando di aver compreso il suo errore, ma il suo avvocato lo ha subito “placcato”. “Adesso non si può”, gli ha spiegato l’avvocato Marilena Gigliotti, dicendogli che era un gesto inopportuno, seppur fatto in buona fede. “Magari quando avrai finito il percorso di messa alla prova”. Giuseppe ha dato ascolto al suo legale ed è tornato indietro. Ma non è rientrato a casa con il vassoio vuoto. Le brioches sono state comunque “spazzolate” dal persone giudiziario.
Accusato di resistenza a pubblico ufficiale, il 2 marzo del 2022 Giuseppe, che non ha mai avuto problemi con la giustizia, aveva spintonato due agenti che erano intervenuti al quartiere Cambonino per perquisire un’abitazione. “La sua è stata una resistenza passiva“, ha spiegato l’avvocato Gigliotti. “Istintivamente ha cercato di divincolarsi da un poliziotto e involontariamente lo ha spinto, ma ha sbagliato, se n’è reso conto e ha chiesto scusa. Ora seguirà il percorso programmato”. Se tutto filerà liscio, il reato sarà dichiarato estinto. Solo allora, se vorrà, potrà tornare a ringraziare il giudice con le sue paste.
Sara Pizzorni