“I Gioielli Sotto Casa”
alla scoperta di Soncino
Questa settimana Piero Brazzale ci porta con “I Gioielli Sotto Casa” in un viaggio tra storia, arte e tradizione, alla scoperta di un luogo che è un vero scrigno di meraviglie: Soncino, incantevole borgo della pianura cremonese, uno dei più belli e suggestivi della Lombardia.
Camminando tra le sue vie acciottolate sembra di tornare indietro nel tempo, tra torri, mattoni rossi e antiche leggende. A dominare il paesaggio, imponente e maestosa, c’è la Rocca Sforzesca, simbolo indiscusso del borgo.
Costruita tra il 1473 e il 1475 per volere del duca Galeazzo Maria Sforza, su progetto dell’ingegnere Bartolomeo Gadio, la Rocca di Soncino è considerata uno dei più belli esempi di architettura militare lombarda. La sua storia nasce dal bisogno di difendere il territorio: l’antica rocca di sud-est, ormai in rovina, lasciò il posto a una nuova fortezza a sud-ovest, più moderna e imponente. Ancora oggi, tra le sue torri e i camminamenti, si respira l’atmosfera di un’epoca di battaglie e di signorie, ma anche di grande splendore artistico e politico.
A pochi passi dalla rocca, si apre un altro gioiello: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Fu costruita a partire dal 1501, grazie all’impegno dei frati carmelitani e del padre Pietro da Mortara, su un antico tratto della via Calciana, la strada romana che collegava Bergamo a Cremona.
La facciata in cotto, con i resti di affreschi e un elegante portale in marmo bianco di Rezzato, accoglie i visitatori in un’atmosfera di sobria bellezza. All’interno, l’occhio viene catturato da un ricchissimo ciclo di affreschi firmato da Francesco Scanzi, Giulio Campi e dai fratelli Carminati. E poi le decorazioni in terracotta, ispirate allo stile di Giovanni Antonio Amadeo e Agostino De Fondulis, che rendono l’ambiente ancora più armonioso e raffinato. È un luogo che parla di fede, di arte e di dedizione, dove ogni dettaglio racconta una storia.
Ma Soncino non è solo arte e architettura: è anche un luogo dove la cultura della parola scritta ha messo radici profonde. Proprio qui, nel cuore del borgo, nacque una delle prime tipografie ebraiche d’Europa. La famiglia Soncino, di origine tedesca, trovò rifugio in questo paese nel Quattrocento, dopo le persecuzioni anti-ebraiche. E da qui iniziò una straordinaria avventura culturale: Israel Nathan Soncino introdusse la tecnica della stampa a caratteri mobili — appena inventata da Gutenberg — e nel 1488 realizzò la prima Bibbia ebraica completa di segni vocalici.
I suoi discendenti continuarono l’opera, diffondendo l’arte tipografica in molte città italiane e oltre i confini della penisola. Oggi, il Museo della Stampa di Soncino conserva il ricordo di questa impresa visionaria, che ha cambiato per sempre la storia del sapere.
Un borgo, dunque, che racchiude in sé il meglio della nostra identità: la forza della storia, la bellezza dell’arte e il valore della cultura.
Non perdete l’appuntamento con “I Gioielli Sotto Casa”, giovedì sera alle ore 20:30 su CR1 Canale 19.
Un nuovo viaggio tra le meraviglie che ci circondano, per riscoprire quei tesori che, spesso, si trovano proprio… sotto casa.