Cronaca

Sei consiglieri si dimettono
Comune di Volongo commissariato

La Prefettura di Cremona ha formulato al Ministero dell’Interno la proposta di scioglimento del Consiglio Comunale di Volongo, provvedimento che si è reso necessario a seguito delle dimissioni contestuali di sei consiglieri, ovvero la metà più uno dei componenti del Consiglio.

Al fine di assicurare il normale funzionamento degli Organi e dei servizi dell’Ente, in attesa del provvedimento di scioglimento, la Prefettura ha disposto la sospensione dello stesso Consiglio, con la conseguente nomina del Commissario prefettizio, Viceprefetto Stefano Antonio Musarra, per la provvisoria amministrazione del Comune sino al prossimo turno elettorale.

La fronda al sindaco Giovanni Piccinini (candidato unico alle elezioni del 2024) era iniziata già da qualche mese, da parte dei consiglieri Agnese Ferrari, Anna Scaglioni, Cristian Rossi, Daniele Dellabona, Fabio Navarra e Marco Ruffini, che adesso hanno consegnato a una lettera le ragioni della clamorosa protesta: “Noi consiglieri, non ci saremmo mai aspettati di essere messi fuori gioco fin dal primo momento, privati di ogni motivazione e capacità di svolgere, in un clima sereno e democratico, il nostro compito di partecipazione nell’attuazione degli indirizzi generali di governo e soprattutto di controllo dell’azione amministrativa”.

Le dimissioni dei sei consiglieri dal Comune di Volongo, che hanno comportato il commissariamento del paese sull’Oglio, non giungono inaspettate e sono state presentate -come spiega l’ex sindaco e ora consigliere Fabio Navarra – dopo ripetute richieste di ascolto e di coinvolgimento nelle scelte della giunta, in un periodo dell’anno in cui non si rischiasse di paralizzare l’attività amministrativa.

Le prime avvisaglie della frattura tra il sindaco Piccinini e i componenti della sua lista erano arrivate all’inizio dell’anno, quando alle dimissioni di un assessore il gruppo consigliare propose il subentro della capogruppo Agnese Ferrari. “Sarebbe stata la scelta più naturale, invece il sindaco è ricorso ad un esterno”, Massimo Bandera. “Siamo stati sempre ignorati, per conoscere le ragioni delle decisioni della Giunta siamo spesso stati costretti a ricorrere alle interrogazioni”, afferma Navarra, il che, in un paese di poco più di 400 anime e senza un gruppo di opposizione in Consiglio, risulta ancora più anomalo.

Un altro sfregio ai presupposti di condivisione delle scelte che erano stati alla base della campagna elettorale, è arrivato quando il gruppo consigliare ha appreso dalla stampa che il Comune di Volongo insieme a quello di Ostiano avevano aderito alla costituenda Area Omogenea Casalasca senza dire nulla ai consiglieri. “Abbiamo chiesto subito se corrispondesse al vero quello che leggevamo e ci fu risposto che non era ancora stato sottoscritto niente, mentre dai documenti che avevamo recuperato era evidente che la scelta fosse ormai ufficiale”, spiega l’ex sindaco. Eppure “con il casalasco non abbiamo storicamente alcuna relazione”, spiega.

Ora dunque il Comune procederà all’ordinaria amministrazione con il commissario prefettizio Musarra, fino a nuove elezioni, la primavera dell’anno prossimo.

In pratica vengono contestati i metodi della Giunta: “Far finta di nulla e continuare ad accettare che ogni decisione per la collettività sia frutto di improvvisazioni estemporanee e comportamenti autoritari, come avvenuto fino ad oggi, non farebbe altro che rafforzare questo “modus operandi”, dannoso e soprattutto pericoloso. Per tutte queste ragioni, dopo aver più volte chiesto al sindaco un cambio di passo, che non c’è mai stato, togliamo la fiducia a chi sin dal primo momento l’ha tolta a noi”.
Giuliana Biagi

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