Verso gli 80 anni della Repubblica
Gli articoli 2 e 3 della Costituzione
Ha preso il via sabato pomeriggio, in sala Quadri di palazzo Comunale la serie di incontri “Verso gli 80 anni della Repubblica”, che verranno festeggiati il 2 giugno del 2026, con una conferenza che ha approfondito gli articoli 2 e 3 della Costituzione. Relatore, il professore Giuseppe Monaco, docente di Diritto Costituzionale della Cattolica di Piacenza.
L’incontro è stato preceduto dai saluti dell’assessore Marina Della Giovanna e da una breve introduzione del Prefetto vicario Iole Galasso. Quindi, la professoressa Giusi Rosato che collabora con la Prefettura nell’organizzazione degli eventi legati alla ricorrenza, ha introdotto il relatore e inquadrato i due articoli della Carta, su cui si è soffermato in maniera approfondita Monaco.
Dopo un breve excursus storico sul contesto politicamente variegato in cui il testo venne concepito, il costituzionalista ha parlato dell’importanza dei due articoli non solo come enunciati teorici ma nelle ripercussioni che tuttora hanno nelle pronunce della Corte Costituzionale.

“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”, recita l’articolo 2, ma “quali sono i diritti inviolabili?”, ha posto problematicamente la questione il relatore. “Si apre un discorso ampio. Riconoscere un diritto significa riconoscere anche dei doveri”.
Si è poi approfondito il tema dell’uguaglianza insito nell’articolo 3, con la citazione del discorso agli studenti di Calamandrei, sul diritto al lavoro e all’istruzione: se la Repubblica non dà la garanzia a tutti dei diritti sociali, è difficile parlare di democrazia.
Tra gli esempi degli effetti pratici dei principio costituzionale dell’uguaglianza, la pronuncia con cui la Corte ha bocciato le leggi che discriminavano gli stranieri nell’attribuzione delle case popolari in base agli anni di residenza. Per quanto non cittadini italiani, negare un bene primario come quello dell’abitazione è stato considerato contrario all’intendimento dei costituenti.
Gli incontri, organizzati dalla Prefettura di Cremona, si svilupperanno nell’arco dei prossimi mesi tra Cremona e Crema, affrontando di volta in volta gli articoli più significativi della Carta commentati da specialisti non solo in materie giuridiche. Evento conclusivo, il 1° giugno dell’anno prossimo.
