Vescovi lombardi in Terra Santa
per pace e dialogo interreligioso
Il pellegrinaggio dei vescovi lombardi culmina in una Messa al Santo Sepolcro, affrontando le sfide delle comunità cristiane e promuovendo il dialogo interreligioso.
Il 29 ottobre, i 13 vescovi di Lombardia, compreso quello cremonese, Antonio Napolioni, hanno partecipato a momenti significativi durante il loro pellegrinaggio in Terra Santa, che si è concluso il 30 ottobre con la Messa al Santo Sepolcro e un incontro con il cardinale Pierbattista Pizzaballa.
Una veglia di preghiera per la pace è stata vissuta nella Basilica delle Nazioni e al Getsemani, dove le comunità delle diocesi lombarde sono state invitate a unirsi spiritualmente. L’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha riflettuto sulle vittime dei conflitti, sottolineando l’importanza di perdono, solidarietà e premura materna.
I vescovi hanno incontrato i frati Francescani e visitato il villaggio di Taybeh, l’unico villaggio cristiano in Palestina, frequentemente attaccato dai coloni ebrei. Il parroco, Bashar Fawadleh, ha evidenziato la diminuzione della popolazione, da 3mila abitanti negli anni ’80 a 1.200 oggi, a causa delle violenze e della povertà crescente. Nonostante ciò, Taybeh è un simbolo di convivenza, con progetti di cooperazione e dialogo ecumenico.
Durante la visita a Gerusalemme, don Benedetto Dibitonto ha descritto la comunità cristiana come una minoranza invisibile che favorisce il dialogo con gli ebrei. La chiesa di San Giacomo accoglie una varietà di persone, inclusi cristiani filippini e famiglie ebraiche, creando un ambiente di unità nella sofferenza.
In conclusione, la visita dei vescovi ha messo in luce le sfide e le speranze delle comunità cristiane in Terra Santa, enfatizzando l’importanza del dialogo e della convivenza pacifica.