Cronaca

Sciopero farmacisti farmacie private
Cisl Asse del Po: "Aumento stipendi"

Il Segretario della Fisascat Cisl Asse del Po, Omar Bresciani, interviene in occasione dello sciopero nazionale dei dipendenti delle farmacie private promosso da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

“Lo sciopero — sottolinea Bresciani — dimostra che la misura è colma. Federfarma continua a proporre aumenti di stipendio insufficienti, circa 180 euro lordi, una cifra che non riconosce il valore della professione e non risponde all’aumento del costo della vita. La nostra richiesta è chiara: almeno 350 euro lordi in più sullo stipendio mensile, per restituire dignità economica a chi ogni giorno garantisce un servizio essenziale ai cittadini.”

Bresciani aggiunge: “La figura del farmacista nelle farmacie private è oggi caricata di mansioni aggiuntive, dalla prenotazione di esami ai tamponi fino all’assistenza personalizzata, senza però un adeguato riconoscimento contrattuale. Il contratto nazionale va aggiornato, servono progressioni e valorizzazione reale delle competenze.

Nel territorio cremonese il problema è già evidente: assistiamo a una crescente fuga di professionisti verso altre regioni, dove vengono offerti aumenti consistenti di stipendio e perfino affitti pagati per due anni. Se qui non garantiamo condizioni dignitose, le farmacie private faranno sempre più fatica a trovare farmacisti disponibili a lavorare.

Federfarma deve cambiare approccio: il rinnovo del contratto non può più essere rimandato. La disponibilità al confronto c’è, ma ora servono risposte concrete e immediate. Non possiamo permettere che un presidio fondamentale per la salute della comunità venga indebolito da offerte al ribasso e dalla svalutazione del personale.”

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...