La Juvi si arrende alla Tezenis
Al PalaRadi passa Verona 75-53
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Serata difficile per la Ferraroni Juvi Cremona, che all’undicesima giornata di Serie A2 si arrende in casa alla Tezenis Verona di Demis Cavina, squadra solida e profonda che ha confermato il proprio valore imponendosi 75-53 al PalaRadi.
Cremona non si fa intimorire in avvio e apre le marcature con Barbante e Bartoli, ma Verona risponde subito con Serpilli dall’arco.
In avvio Bechi sceglie Bartoli, Barbante, McConico, Garrett e Allinei, mentre la Tezenis parte con Poser, Zampini, Ambrosin, Serpilli e Bolpin. Coach Bechi si trova costretto a rinunciare a Edordo Del Cadia per un problema dell’ultima ora.
La Juvi si mostra solida e attenta in difesa, cercando di limitare l’attacco veronese. Si rivede finalmente anche Alessandro Panni, al rientro dopo lo stop nella gara con Bergamo. Il ritmo alto favorisce però gli ospiti, che allungano fino al 17-10, costringendo coach Bechi al primo timeout. Cremona spreca molto, anche su tiri non forzati. Tutti i tentativi dall’arco dei gigliati si spengono sul ferro, tranne l’ultimo — quello del capitano — che vale il 1/6 di squadra. Il primo quarto si chiude sul 16-24 con McGee già in doppia cifra a quota 10 punti.
La serata al tiro degli oroamaranto non è delle migliori e, dall’altra parte, Baldi Rossi — sua la tripla che apre il secondo quarto — e compagni non fanno sconti, continuando a esprimere una pallacanestro di livello superiore. I ragazzi di Cavina allungano fino al 30-16, consolidando il margine a doppia cifra. La Juvi prova a reagire con determinazione e aggressività su ogni pallone, ma il divario resta invariato fino a quando Zugno, dalla lunetta, realizza i due liberi del -8.
La tensione cresce e a riportare la calma ci pensa la terna arbitrale, che prima sanziona con un tecnico coach Bechi, poi assegna la stessa penalità a Federico Poser, richiamato in panchina per il quarto fallo personale. Il secondo periodo si chiude sul 28-44 in favore di Verona. Per Cremona spicca Vittorio Bartoli, autore di 12 punti il migliore a referto insieme a Federico Zampini, autore anche di 5 assist.
Il ritorno in campo della Ferraroni Juvi Cremona è perentorio: due triple consecutive di Allinei e McConico riavvicinano subito i gigliati al -10. Gli oroamaranto piazzano un parziale di 8-0, interrotto solo da una tripla di Bolpin. A ogni extrasforzo juvino, però, corrisponde la reazione della Tezenis, che non permette al vantaggio di ridursi ulteriormente. Sul 40-55 arriva il timeout di coach Bechi, ma la pausa non produce gli effetti sperati. Nel finale del quarto una tripla di Garrett e l’appoggio a canestro di Barbante riportano la Juvi sul -12 (49-61), punteggio con cui le squadre rientrano in panchina per l’ultimo intervallo.
In avvio di quarto periodo arriva il quarto fallo di Garrett, che complica la gestione della partita, ma Bechi decide di lasciarlo in campo. Verona allunga fino al +20, mentre Cremona non riesce più a trovare la via del canestro, mettendo a referto solo quattro punti nell’intero quarto. Il periodo scorre via senza che la Juvi riesca a impensierire gli avversari o a rientrare in partita.
Finisce 53-75 al termine di una serata in cui Verona ha mostrato tutta la propria potenzialità, trascinata dai 20 punti di McGee e dai 15 di Zampini. Cremona si è arresa troppo presto, senza trovare la spinta dei suoi americani. Il più incisivo è stato McConico (10 punti, 4 rimbalzi e 3 assist), mentre Garrett non è mai riuscito a entrare davvero nel match. Il migliore dei gigliati è ancora una volta Vittorio Bartoli, autore di 12 punti e 5 rimbalzi.
Nel dopogara coach Luca Bechi ha riconosciuto la superiorità degli avversari: “Ne è nata una partita molto fisica e noi abbiamo fatto fatica a competere. C’era necessità di fare canestro, ma le nostre percentuali sono basse e non puoi competere se non segni. Un bello schiaffo: pensiamo alla prossima. Dobbiamo presentarci con un’energia diversa, oggi è mancato l’extra sforzo necessario per affrontare le squadre forti”.
In sala stampa anche le parole di Demis Cavina, che ha voluto rendere merito al collega: “Un segno evidente della mia stima nei confronti di quello che sta facendo Luca con la sua squadra. Cremona sta crescendo molto. Noi abbiamo dato una risposta di gruppo, facendo diventare una partita facile quanto di facile non c’era niente”.
Cristina Coppola