Omobono, uomo di pace
I riti in Cattedrale
Cremona celebra oggi il suo Santo patrono, Omobono, il mercante che abbracciò lo stato di vita della penitenza volontaria dedicandosi alla preghiera, alla devozione verso la Croce e alle opere di carità, ospitando e soccorrendo i poveri.
“Uomo di pace”, si inserì come pacificatore nelle turbolente vicende della Cremona comunale, agitata anche religiosamente dalle correnti ereticali del suo tempo. Morì all’alba del 13 novembre 1197, mentre, come era sua consuetudine, dopo la preghiera notturna nella chiesa parrocchiale di Sant’Egidio, partecipava alla Messa.
Nell’ottobre del 1198 il vescovo di Cremona, Sicardo, insieme a una delegazione di cui faceva parte anche il parroco di sant’Egidio, Osberto (dal 1977 confessore e direttore spirituale di Omobono), si recò a Roma per chiedere la beatificazione di Omobono a Papa Innocenzo III, che la concederà con la bolla “Quia pietas” del 12 gennaio 1199.
Il 25 giugno 1357 la salma di sant’Omobono fu trasferita in Cattedrale: la testa deposta nella cappella della Sacra Spina, gli altri resti in un’arca marmorea nella cripta sotto l’altare maggiore. Dopo i decreti di Urbano VIII sulla riduzione delle feste di precetto, nel 1643 il Consiglio Generale di Cremona elesse Omobono come patrono principale della città.
In Cattedrale saranno tre le sante Messe in suo nome, alle 8, alle 10.30 e alle 18.
Il solenne pontificale delle 10.30 (in diretta dalle 10.10 su CR1, canale 19)presieduto dal vescovo Antonio Napolioni, sarà preceduto alle 10.15 in cripta dal tradizionale omaggio dei ceri da parte dell’Amministrazione comunale.
Quindi durante la Messa si rinnoverà un altro gesto della tradizione: al momento della presentazione dei doni, insieme al pane e al vino, una rappresentanza dell’Associazione artigiani della provincia di Cremona consegnerà simbolicamente al vescovo alcune stoffe e un’offerta da destinare alla Caritas diocesana, in onore del sarto cremonese venerato come patrono.
Ad animare la liturgia delle 10.30 sarà il Coro della Cattedrale, diretto dal maestro don Graziano Ghisolfi; all’organo Mascioni il maestro Fausto Caporali. Il servizio liturgico sarà affidato agli studenti di Teologia del Seminario diocesano.
Sempre il 13 novembre il vescovo Napolioni presiederà alle 17 il canto dei Secondi Vespri.
La Cattedrale sarà aperta come consueto con orario continuato dalle 7.30 alle 19, con la possibilità per i fedeli di accedere alla cripta dove sono conservate le spoglie del santo, con l’afflusso dei pellegrini che sarà garantito dal servizio d’ordine dei volontari dell’Associazione nazionale carabinieri di Cremona