Report economia: a Cremona il 2,9%
della ricchezza prodotta in regione
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La Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia ha reso disponibile sul proprio sito Internet il Rapporto Economico Provinciale 2024, realizzato grazie al lavoro del Servizio Promozione e Informazione Economica dell’Ente.
Il volume presenta un’analisi approfondita delle principali dinamiche economiche delle tre province di Cremona, Mantova e Pavia, offrendo un’analisi dettagliata dei principali settori produttivi, delle tendenze occupazionali, degli scambi internazionali e della distribuzione della ricchezza.
La nuova configurazione della Camera di Commercio unificata, che costituisce una delle Camere di Commercio più consistenti della Lombardia dopo Milano e Brescia, per numero di imprese, ha reso possibile un lavoro ancora più articolato e completo, che analizza la realtà economica delle tre province in modo dettagliato e comparato, contribuendo a un quadro più preciso e concreto della nostra regione.
“Con il Rapporto Economico Provinciale 2024, la nostra Camera di Commercio presenta un’analisi approfondita dei territori di Cremona, Mantova e Pavia” – dichiara il Presidente Gian Domenico Auricchio – “Un lavoro che mette in luce le specificità economiche e produttive di queste tre province, che insieme costituiscono una realtà territoriale e imprenditoriale di primissimo piano in Lombardia.
“Le sfide globali, la crescente competitività e i cambiamenti nei settori tradizionali, come quello agroalimentare, industriale e dei servizi, richiedono una visione integrata e condivisa, ed è proprio questo l’obiettivo che la nostra Camera di Commercio sta perseguendo.
“Il Rapporto offre a istituzioni, imprese e cittadini uno strumento utile per comprendere e affrontare le sfide economiche future con dati aggiornati e una visione prospettica che aiuti a prendere decisioni informate”.
IMPRESE IN DIMINUZIONE
La neonata Camera di commercio di Cremona-Mantova-Pavia termina l’anno 2024 con una contrazione delle imprese attive del -0,8%, inferiore al dato nazionale pari al -0,9% e superiore a quello lombardo del -0,6%. Il numero di imprese registrate presso la Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, a fine 2024, risulta pari a 107.637 unità, delle quali 96.540 attive. Le dinamiche settoriali evidenziano la continua evoluzione del sistema produttivo sia dal punto di vista settoriale sia per quanto riguarda la natura giuridica. Prosegue, infatti, la crescita delle società di capitali, mentre risultano in calo tutte le altre forme.
Complessivamente l’andamento congiunturale dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dei servizi nel corso del 2024 mostra una divaricazione delle attività che compongono i tre territori, con una leggera contrazione della produzione e del fatturato per Pavia a fronte di una maggiore tenuta per Cremona e Mantova. Allo stesso modo, emerge una ripresa degli ordinativi esteri per il mantovano e il cremonese con un calo nel pavese.
AGROALIMENTARE. E’ la colonna portante per le tre province, grazie a un mix di innovazione e tradizione che rende il nostro territorio una delle realtà più competitive a livello nazionale, in particolare per la macellazione di carne suina, di carne bovina, per un sistema lattiero-caseario, dove domina la produzione dei due grandi formaggi a DOP, per la produzione di salumi, dolciumi tradizionali come torrone e dolci da forno, oli vegetali e riso.
“L’attività – si legge nella sintesi del report – viene esercitata nei tre territori attraverso lo sviluppo di tecniche agronomiche sempre all’avanguardia e mediante una moderna meccanizzazione. All’interno del settore un ruolo di primo piano è ricoperto dalla zootecnia, pilastro dell’economia cremonese e mantovana, con specializzazioni eterogenee tra loro: latte e settore lattiero‑caseario, unità da latte, allevamenti bovini e suinicoltura, cui si aggiungono le coltivazioni agricole e foraggere per l’alimentazione animale.
OCCUPAZIONE: A CREMONA PIU DONNE AL LAVORO
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il 2024 evidenzia per la provincia di Cremona una dinamica occupazionale complessivamente positiva, trainata dalla maggiore partecipazione femminile e da comparti economici in espansione, quali costruzioni, commercio e agricoltura, registrando un tasso di disoccupazione pari al 2%.
Per la provincia di Mantova emerge una crescita contenuta dell’occupazione, accompagnata da una diminuzione della forza lavoro complessiva, quest’ultima interamente riconducibile alla componente femminile. Il tasso di disoccupazione scende dal 4,7% del 2023 al 3,5% nel 2024.
La provincia di Pavia presenta dinamiche contrastanti, che riflettono le tensioni strutturali e le trasformazioni in atto nel tessuto economico e sociale locale. Nel 2024, il tasso di disoccupazione complessivo si attesta al 3,5%.
SCAMBI INTERNAZIONALI
L’anno 2024 termina con una ripresa delle esportazioni per il territorio della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia. L’analisi rileva infatti una crescita dell’export pari al +1%, rispetto allo stesso periodo del 2023, per un ammontare di 18.397 MLN di euro.
Variazione di segno meno, invece, per le importazioni che registrano un calo del -7,1%, per un ammontare di 24.424 MLN di euro, portando la bilancia commerciale in territorio negativo con un valore di -6.028 MLN di euro.
VALORE AGGIUNTO: A CREMONA MAGGIORE INCIDENZA DELL’INDUSTRIA RISPETTO A MANTOVA E PAVIA
Parlando di ricchezza, la provincia di Cremona, con una cifra pari a 12.690,5 milioni di euro, ha contribuito per il 2,9% alla creazione del valore aggiunto regionale.
La disaggregazione della quota di valore aggiunto per i vari settori economici, vede una predominanza del comparto dei servizi (58,8%), seguito dall’industria in senso stretto (30,9%), dalle costruzioni (4,5%) e dall’agricoltura (5,8%).
La provincia di Mantova, con una cifra pari a 14.094,6 milioni di euro, ha contribuito per il 3,3% alla creazione del valore aggiunto regionale. La disaggregazione della quota di valore aggiunto per i vari settori economici, vede una predominanza del comparto dei servizi (59,2%); l’industria in senso stretto costituisce il 29,9%, l’agricoltura il 5,7%, e le costruzioni il 5,1%.
La provincia di Pavia, con una cifra pari a 14.947 milioni di euro, ha contribuito per il 3,5% alla creazione del valore aggiunto regionale. La disaggregazione della quota di valore aggiunto per i vari settori economici, vede una predominanza del comparto dei servizi (68,1%), seguiti dall’industria in senso stretto (23,3%), dalle costruzioni (6,6%) e dall’agricoltura (2%).