Dalla vicina, urla e rumori. Ma
"sotto accusa" finisce la "vittima"
Rumori molesti a qualsiasi ora del giorno e della notte, musica a tutto volume, pentole e porte sbattute, urla. Comportamenti che secondo l’accusa sarebbero stati messi in atto a partire dal 2016 da Maria (nome di fantasia), 65 anni, denunciata dalla sua vicina di casa Roberta (nome di fantasia), 68 anni, che contro l’imputata, assistita dall’avvocato Antonio Maestrini, si è costituita parte civile attraverso il legale Michele Tolomini.
Per il reato di molestie, la procura aveva chiesto due volte l’archiviazione, ma il gip ha disposto l’imputazione coatta, mandando la 65enne a processo non più per minacce, ma per il reato più grave di stalking. Ma oggi le testimonianze dei condomini e degli amici di Maria hanno fatto emergere un’altra verità, mettendo “sotto accusa” la presunta vittima.
Oltre ai rumori, alla musica e alle urla, Maria avrebbe pubblicato sul suo profilo facebook frasi come: “Ho fatto un baccano oggi, ma io me ne frego se sono stufi di sentirmi, vanno fuori loro di casa”. E poi le ingiurie, pronunciate in plurime occasioni: “alcolizzata, matta“, avrebbe detto Maria alla vicina, minacciandola che le avrebbe mandato qualcuno “a sistemarla”.
“Qualche giorno che mi gira”, avrebbe detto a qualcuno al telefono, “le metto le mani addosso e le faccio davvero male, l’ammazzo, così vado in galera per un motivo“. L’imputata avrebbe anche imbrattato in varie occasioni lo zerbino della vicina, sporcandolo di farina o facendole trovare delle siringhe usate davanti all’ingresso dell’abitazione. Comportamenti che avrebbero creato in Roberta paura e ansia, costringendola a rivolgersi ad una psicologa per aver sviluppato una sindrome depressiva.
Il medico di base di Roberta, chiamato a testimoniare, ha parlato di “disagio e tensione emotiva peggiorate con il tempo“. “Parecchie volte è venuta da me”, ha sostenuto il medico, che ha lo studio a 50 metri dal condominio delle due parti in causa. “Mi parlava dei problemi con la sua vicina, mi diceva che sentiva dei rumori notturni, con la signora che urlava di notte e che le impediva di riposare. Ogni tanto viene ancora perchè è angosciata”. In udienza, lo stesso medico, vista la vicinanza tra il suo studio e l’abitazione della sua paziente, ha riferito di aver sentito dal balcone, soprattutto d’estate, qualcuno urlare. “Non so ben dire la provenienza, ma era una voce femminile“.
In aula, le amiche e le altre vicine di casa di Maria, chiamate a testimoniare dalla difesa, hanno ammesso che la donna, “che ha la voce alta di suo”, ascolta musica, magari ad alto volume, “ma lo fa durante il giorno”. Con le loro dichiarazioni, hanno fatto un vero e proprio “j’accuse” nei confronti di Roberta e anche del figlio di quest’ultima. “Anche io e mia figlia abbiamo discusso con Roberta”, ha riferito una ex residente del condominio. “Suo figlio si metteva davanti alla porta di Maria a registrare col telefonino perchè a loro davano fastidio tutti i rumori. Anche io sono stata presa di mira quando stavo facendo il trasloco. Quando Roberta mi vedeva, mi dava della poco di buono. Ha sempre dato fastidio a Maria“.
“Io e Maria siamo amiche da 13 anni e ci frequentiamo quasi tutti i giorni”, ha detto un’altra testimone. “La aiuto perchè lei vive sola e ci vede molto poco”. Anche l’amica ha riferito di essersi accorta che il figlio di Roberta “era fuori a origliare. Una volta, quando ho aperto la porta per uscire, me lo sono trovato improvvisamente davanti e lui non se l’aspettava”, ha ricordato un’altra amica della 65enne. La testimone, che conosce Maria da tanti anni, ha detto che andava spesso a trovarla per “farle compagnia, per andare a bere un caffè, per accompagnarla a fare la spesa o a scrivere, visto che ci vede poco. L’ho sentita lamentarsi della vicina, tra loro c’erano degli screzi”.
Al termine dell’udienza, l’avvocato Maestrini ha chiesto al giudice di poter sentire altri due testimoni della difesa, altri due condomini. Il giudice, visto quanto emerso oggi in aula, ha accolto la richiesta e ha rinviato al primo aprile.
Sara Pizzorni