Politica

Comune: illustrato il documento
unico di programmazione

Seduta di consiglio comunale in larga parte dedicata alla presentazione dei documenti progettuali ed economico finanziari per i prossimi anni: il Dup 2026/2028 (documento unico di programmazione), il piano delle Opere Pubbliche, presentato dall’assessore Paolo Carletti e il Bilancio Preventivo 2026/2028, illustrato dalla vicesindaco Francesca Romagnoli. 

Il sindaco Andrea Virgilio, nell’illustrare il Dup, ha evidenziato che a Cremona “stanno atterrando tuti insieme investimenti pubblici e privati di dimensione straordinaria: il raddoppio della tratta ferroviaria verso Milano, che cambierà il modo in cui ci muoviamo e ci colleghiamo al cuore economico del Paese; il nuovo ospedale, che ridefinirà l’assetto sanitario e urbanistico di un intero quadrante cittadino; i grandi investimenti della Fondazione Arvedi-Buschini sull’università, che rafforzano Cremona come città della conoscenza; i progetti finanziati dal PNRR e dai fondi europei FESR, che stanno trasformando scuole, impianti sportivi, spazi pubblici, servizi digitali. Siamo dentro una stagione di cantieri materiali e immateriali che ha pochi precedenti nella storia recente della città, siamo dentro a uno scenario di opportunità che dovrebbe in qualche modo osteggiare quel senso di inferiorità che spesso investe opinioni, approcci e modi di agire di questo territorio”.

Critiche alla legge di bilancio nazionale: “Con realismo possiamo dire che si tratta di una manovra prudente, attenta ai saldi, non prevede nuovi tagli diretti agli enti locali, i tagli che subiamo in questi anni sono il frutto delle precedenti finanziarie e sono riduzioni che hanno inciso in modo rilevante sui bilanci comunali. Permangono vincoli e squilibri che pesano sulla capacità di programmare la spesa corrente, di investire in modo stabile sui servizi, di rispondere a una domanda sociale in crescita.
“Più in generale, il sistema Paese in questi anni non è stato caratterizzato da riforme organiche e coerenti, ma da una sorta di melassa di battaglie più ideologiche che concrete: sulla scuola, sulla cultura, sulla giustizia, sulla sicurezza, sul welfare e su altri temi cruciali. Se tutti riconosciamo ai Comuni il ruolo di “cuore della Repubblica”, allora è naturale chiedere che questo cuore sia considerato il primo alleato dello Stato nel costruire sviluppo, diritti e prossimità. Il nostro DUP nasce dentro questi limiti, da uno Stato sempre più debole che chiede ai comuni il personale per poter agire sui territori, un’idea di nazione ridotta a bolsa retorica perché nei fatti lo stato è sempre più fragile, e nonostante questo noi non ci lasciamo definire da questi limiti e da questa assenza e proviamo a usare fino in fondo ogni margine disponibile per orientare il futuro della città”.

Toccati poi i temi riguardanti i giovani, le università, la rigenerazione urbana, gli investimenti ambientali nei parchi cittadini. “Le  convenzioni con i diversi atenei vanno nella direzione di rafforzare la ricerca applicata, creare percorsi di tirocinio e inserimento lavorativo nelle imprese del territorio, promuovere progetti condivisi su sostenibilità, cultura, innovazione sociale, coinvolgere studenti e ricercatori nella vita della città.

“Il Piano del Verde dà la misura di questa scelta e gli interventi programmati su Piazza Roma, su Piazza Castello, via del vecchio Passeggio, Piazza Lodi, Piazza Giovanni XXIII, sui giardini e sugli spazi alberati del centro e dei quartieri dicono che trattiamo il verde non come arredo, ma come infrastruttura urbana”.

“In prospettiva, si aprono anche opportunità collegate agli strumenti nazionali e regionali per la competitività territoriale. Penso alle Zone Logistiche Semplificate e, in futuro, alle Zone di Innovazione e Sviluppo che Regione Lombardia sta delineando come possibili poli di attrazione di investimenti, ricerca, alta specializzazione. Il messaggio che diamo con il DUP è chiaro: Cremona intende candidarsi a giocare la sua parte anche su questi terreni, mettendo a valore la propria posizione, le infrastrutture in corso di potenziamento, il sistema produttivo, la filiera agroalimentare, il sistema universitario e fieristico.

“In relazione alle ZLS ci aspettiamo risorse concrete a sostegno del sistema imprenditoriale, una governance capace di coinvolgere i Comuni non solo come meri auditori ma come protagonisti del processo decisionale, e uno sviluppo urbanistico coerente con il principio di sostenibilità e di qualità dell’iniziativa imprenditoriale. Sono strumenti che oggi vediamo all’orizzonte e che vogliamo considerare fin da ora come leve strategiche da cogliere quando si renderanno pienamente disponibili”.

Sulla gestione dei fenomeni migratori e, in particolare, dei minori stranieri non accompagnati, “i Comuni – ha detto Virglio –  sono il primo presidio della Repubblica nell’accoglienza diffusa e tuttavia dobbiamo registrare con franchezza ritardi significativi nei rimborsi dovuti ai Comuni e una tendenza a scaricare sui territori, anche dal punto di vista organizzativo, le inefficienze di una gestione centrale che fatica a programmare in modo adeguato. Questo non è accettabile: non lo è per gli enti locali, che si trovano a sostenere costi importanti con bilanci già sotto pressione, e non lo è innanzitutto per i minori coinvolti, che hanno diritto a percorsi chiari, stabili, dignitosi. Anche qui, come sindaci, non chiediamo privilegi, ma il rispetto degli impegni assunti e il riconoscimento del ruolo che i Comuni svolgono sul campo”.

 

 

 

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