Cronaca

L'8X1000 alla Diocesi di Cremona
Ecco cosa è stato finanziato

Pubblicato sul sito della Diocesi di Cremona il rendiconto dell’utilizzo dell’8xMille assegnato dalla Cei nel 2024 ed erogato nel 2025, con progetti in fase di esecuzione.

Il primo fondo è quello per il “culto e la pastorale”. Le somme totali pervenute alla Diocesi di Cremona nella seconda parte del 2024 sono state di 818.848 euro (gli importi vengono calcolati anche in base al numero della popolazione della diocesi) e sono state ripartite per le seguenti finalità:

Esercizio di culto. Totale 50.000 euro
Nel dettaglio: per la formazione degli operatori pastorali e per la stampa di sussidi 20.000 euro; per interventi urgenti sugli immobili parrocchiali: 30.000.

Cura delle anime. Totale 706.843 euro
In questa somma trovano voce le spese per la Curia diocesana per 526.843 euro, nella quale sono comprese tutte le spese relative al funzionamento della diocesi, dagli uffici pastorali ai dipendenti della Curia diocesana.

Il contributo della Diocesi al funzionamento dei mezzi di comunicazione a finalità pastorale è di 160.000 euro. La somma prevista per sostenere la formazione teologico-pastorale è di 20.000, mentre per scopi missionari sono stati erogati 15.000 euro.
Per gli oratori e Federazione Oratori sono stati destinati 30.000 euro, per la Fondazione Mazzolari di Bozzolo 10.000, per altre iniziative di cultura religiosa (contributo a Villa Cagnola di Gazzada) 7.000 euro.

Il fondo destinato a “interventi caritativi” è stato di 779.223,46 euro. Tra i progetti finanziati figurano la Caritas diocesana: 400.000;  carità gestita da altri enti diocesani: 80.000; Focolare Grassi di Cremona: 5.000; Fondazione Casa Famiglia sant’Omobono: 10.000; Zolla ODV: 1.500; in favore del Clero anziano: 25.723.

10.000 euro sono andati rispettivamente al Consultorio familiare di Caravaggio, all’UCIPEM di Viadana e al Centro di Aiuto per la Vita di Cremona.
5.000 al Centro di Aiuto alla Vita di Cassano d’Adda, all’associazione “La Tenda di Cristo” onlus e al Movimento per la Vita di Cremona.

Per le Cucine Benefiche della San Vincenzo di Cremona 20.000, euro, per l’UCIPEM di Cremona 15.000 e per l’Opera Pia Sant’Angelo di Cremona: 100.000 euro.

Per quanto riguarda i “beni culturali“, i fondi assegnati alle Diocesi non sono calcolati in base al numero degli abitanti, e sono grosso modo analoghi per tutte le diocesi.

La Diocesi di Cremona ha avuto un fondo di 490.000 euro per gli interventi su beni culturali vincolati dalla Soprintendenza (la legge presuppone che ogni immobile che abbia compiuto 70 anni sia vincolato). La CEI ammette anche contributi per interventi per gli immobili con più di 20 anni.

La scelta diocesana è stata per due interventi importanti che per la loro entità hanno riguardato tre lotti, per tre anni di seguito, sulle chiese di Casalmaggiore (Duomo: 310.000 euro) e di Romanengo (parrocchiale: 180.000).

La CEI ammette anche il finanziamento al 75% dei costi sostenuti per il restauro di due organi a canne: per il santuario della Madonna dei Campi di Brignano Gera d’Adda (30.809 euro) e la parrocchia S. Lorenzo martire di Genivolta (93.872).

Ogni anno vengono destinate risorse per l’installazione di impianti di sicurezza per gli edifici di culto, per un totale di 20.000 euro (Parrocchie di Pieve san Giacomo, Vescovato, Ca’ de Stefani, S. Abbondio in Cremona).

Per la voce relativa a Musei, Archivi e Biblioteche si prevede la spesa di 13.000 euro per ogni ente (Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda, Museo diocesano, Archivio storico, Biblioteca del Seminario). Un finanziamento di 6.000 euro è previsto per progetti speciali che coinvolgano insieme Musei, Archivi e Biblioteche (MAB): quest’anno il Museo Diocesano, insieme al Centro Ticonzero APS ha organizzato alcuni laboratori in quattro giornate speciali dedicate al tema del dono, sulla figura di sant’Omobono.

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