Cronaca

Contributi a bande musicali
Critiche al sistema "a sportello"

Sono 37 i soggetti finanziati dall'ultimo bando regionale, tre in provincia di Cremona, mentre 202 realtà sono rimaste escluse pur avendo presentato domanda. Il Consigliere regionale Dem Piloni: “Il meccanismo che avevamo chiesto di modificare non ha premiato la qualità dei progetti, ma la velocità di presentazione della domanda. Questo ha prodotto effetti distorti e penalizzato molte realtà meritevoli”.

“La pubblicazione della graduatoria del bando regionale a sostegno di bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk conferma ciò che sosteniamo da tempo: queste realtà hanno un bisogno enorme di essere sostenute e la grande partecipazione lo dimostra chiaramente. Ed è per questo che, dopo anni di richieste, siamo riusciti ad ottenere le risorse per un bando loro dedicato”.

Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni, a seguito della delibera che contiene gli esiti della graduatoria della prima parte del bando, la cosiddetta linea A, le cui risorse, che ammontano a 400mila euro, si sono esaurite in venti minuti dall’apertura e sarebbero destinate al sostegno di attività culturali come spettacoli, concerti, rassegne, corsi di formazione musicale, progetti educativi, iniziative di valorizzazione del repertorio tradizionale lombardo, oltre che all’acquisto di divise, partiture e abiti funzionali.

“Contento per le tre realtà della nostra Provincia che hanno ottenuto il finanziamento (Coordinamento bande musicali di Cremona, Sant’Alberto di Rivolta D’Adda e Junion Band di Scandolara). Si tratta di tre realtà importanti – sottolinea Piloni –. Ma altrettante potevano essere premiate e sostenute e invece, ancora una volta, il meccanismo a sportello che, come gruppo PD, avevamo chiesto di modificare, ha premiato solo la velocità di presentazione della domanda. Questo ha prodotto effetti distorti e penalizzato molte realtà meritevoli. È comunque fondamentale conoscere la distribuzione territoriale sia degli ammessi che degli esclusi, per capire dove il sistema ha funzionato e dove invece ha generato ulteriori disparità”.

In totale sono solo 37 i soggetti finanziati mentre ben 202 realtà sono rimaste escluse pur avendo presentato domanda.

“È un dato che parla da sé – prosegue Piloni – e che rende evidente la necessità di un impegno maggiore da parte della Regione. Oggi le risorse verranno trasferite ad ANCI Lombardia per la liquidazione dei contributi, ma è chiaro che non basta. In occasione del bilancio chiederemo con forza di incrementare i fondi, affinché si possa scorrere la graduatoria e dare risposta anche a chi è rimasto fuori”.

“Le bande musicali, i cori e i gruppi folk – conclude il consigliere dem – sono un patrimonio culturale e sociale prezioso per le nostre comunità. La Regione ha il dovere di sostenerle non solo con bandi spot, ma con risorse adeguate, criteri equi e procedure che garantiscano davvero pari opportunità a tutti”.

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