Molestie ai passanti e resistenza,
doppio arresto. Lettera di scuse
Botte alle forze dell'ordine: l'imputato, un tunisino, scrive una lettera di scuse a poliziotti e carabinieri. Verso il patteggiamento
La prima volta era stato arrestato la sera dello scorso 6 settembre: aveva dato in escandescenze in via Guarneri del Gesù davanti al kebab K2, inveendo contro i poliziotti, insultati e presi a calci e pugni. Per un tunisino di 28 anni, richiedente asilo e ospite in una comunità di accoglienza, erano scattate le manette per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e una denuncia per violenza o minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale. Arresto convalidato e obbligo di firma presso i carabinieri. Un mese dopo, il 5 ottobre, stesso copione: ancora in centro, l’uomo, sotto l’effetto di alcol e droga, aveva importunato verbalmente alcuni passanti e all’arrivo dei carabinieri se l’era presa anche con loro. Uno dei militari aveva riportato ferite guaribili in una settimana. Secondo arresto, e questa volta custodia in carcere.
In tribunale, i due procedimenti “fotocopia” sono stati riuniti. Per il tunisino, incensurato, assistito nel primo caso dall’avvocato Vito Castelli, mentre nel secondo dalla collega Laura Negri, si verso un patteggiamento concordato a due anni con pena sospesa. Il giudice vuole valutare, e ha rinviato alla prossima settimana per la decisione. Se il patteggiamento sarà accolto, il 28enne sarà scarcerato.
Proprio oggi in udienza il giovane ha scritto una lettera di scuse ai poliziotti e ai carabinieri contro cui si era avventato. Ha chiesto scusa in modo particolare ad un agente scelto donna a cui aveva rivolto frasi pesanti e volgari. Si è detto dispiaciuto per tutto, sostenendo di non ricordarsi nulla perchè era sotto l’effetto di droga e alcol. Solo quando ha letto il verbale che riportava la cronaca delle sue gesta, si è reso conto di aver sbagliato e ha promesso che non succederà più. La lettera di scuse è stata prodotta al giudice e sarà notificata alle parti offese.
La prima volta lo straniero aveva importunato gli avventori del kebab, costretti ad allontanarsi. Al loro arrivo, i poliziotti lo avevano trovato davanti all’ingresso del locale a bere alcolici. Alla vista degli agenti era diventato aggressivo, e quando gli era stato detto che sarebbe stato multato e allontanato dal luogo dove stava bivaccando, aveva cominciato a dare in escandescenze, minacciando e ingiuriando i poliziotti. “Non ho paura di voi, vi ammazzo”.
Inutilmente invitato più volte a mantenere la calma, l’uomo, in costante atteggiamento ostile, aveva sferrato ad uno degli agenti un pugno sul collo, e visto che la situazione stava degenerando, anche per la sicurezza dei passanti, era stato ammanettato. A fatica era stato caricato sull’auto di servizio, dove aveva continuato a scalciare e a dimenarsi. Non si era calmato nemmeno quando era stato accompagnato in Questura, dove aveva sputato addosso ai poliziotti.
Dopo la convalida dell’arresto era stato liberato, anche se aveva la misura dell’obbligo di firma. Un mese dopo stesso copione per le strade del centro di Cremona, dove aveva molestato i passanti e fatto resistenza ai carabinieri che erano intervenuti. Nuovo arresto e nuovo processo per direttissima. E questa volta è stata disposta la custodia in carcere.
Se il giudice accoglierà l’accordo di patteggiamento, il 28enne verrà liberato. I legali stanno lavorando per riuscire a farlo tornare nella comunità di accoglienza che l’aveva in carico. “In carcere, nel frattempo”, ha spiegato l’avvocato Negri, “sta svolgendo lavori socialmente utili e sta studiando l’italiano“.
Sara Pizzorni