Gli avvocati e la loro professione
Incontro con il professor Guarneri
Nel gennaio del 2023 l’avvocato Attilio Guarneri, professore emerito alla Bocconi di Milano, aveva festeggiato cinquant’anni di professione forense: l’Ordine gli aveva consegnato la “Toga d’oro” come riconoscimento per questo importante traguardo. Classe 1946, ieri il professore è stato ospite dell’Ordine per parlare di come si può e come si deve svolgere il lavoro dell’avvocato. Ad introdurlo è stato il presidente Alessio Romanelli. Sala piena e più di 400 i legali collegati da remoto.
Nel suo intervento, il professor Guarneri, iscritto all’albo dei procuratori legali dal 20 aprile del 1972, ha tracciato un’analisi completa di quello che è il lavoro dell’avvocato, toccando numerosi temi. Si è parlato del “compito istituzionale di applicare il sapere professionale, lo scibile giuridico, alla soluzione di problemi concreti di organizzazione e di convivenza tra i soggetti dell’ordinamento giuridico”, ma anche di diritto processuale, dei tanti riti e delle tipologie di processi, dell’incidenza del Diritto europeo e dei relativi regolamenti, della Corte di Giustizia dell’Ue di Lussemburgo e della Corte dei diritti dell’uomo.
![]()
Tra gli aneddoti che sono stati raccontati, anche il complesso rapporto tra avvocato e cliente. “Il cliente talvolta è un soggetto lucido, preciso, equilibrato”, ha spiegato il professore. “Talvolta, invece, è preoccupato, deluso, intimorito, portato a raccontare un fatto in modo fuorviante. Occorre, perciò, ascoltarlo con grande attenzione, espungere dalla sua narrazione rancori, digressioni e completare, invece, progressivamente con domande continue e ricerche pazienti, la ricostruzione del caso. Quello da fare subito è ridimensionare le sue attese esagerate. L’attività di ricostruzione del fatto da parte dell’avvocato è parallela alla successiva attività di ricostruzione del medesimo, poi fatta dal giudice. Anche nella ricostruzione del fatto, l’avvocato deve essere, come già insegnava il grande Piero Calamandrei, il primo giudice del cliente”.
Sara Pizzorni