Cronaca

15enne palpeggiata sulle natiche:
due anni per violenza sessuale

L'imputato, un giovane di vent'anni, è stato processato con il rito abbreviato

Fare la cosiddetta “mano morta” ad una quindicenne è costato ad un giovane di vent’anni la condanna a due anni di reclusione. Il processo davanti al gup si è celebrato con il rito abbreviato, che dà diritto allo sconto di un terzo della pena. Per l’imputato, il pm Andrea Figoni aveva chiesto due anni e otto mesi. Il ragazzo doveva rispondere di violenza sessuale aggravata dalla minore età della presunta vittima e dai tempi e luoghi, in quanto commessa di sera.

Secondo la ragazza che l’ha denunciato, all’epoca dei fatti quindicenne, dopo un abbraccio, lui l’aveva palpeggiata sulle natiche. L’episodio risale alle 22 di una sera di agosto del 2023. In quel periodo l’imputato lavorava in un bar frequentato anche dalla ragazza. I due si conoscevano di vista. Poi c’era stato un contatto sulla chat di Instagram e si erano dati appuntamento per uscire insieme.

La sera dell’incontro erano stati al bar. Poi una passeggiata, l’abbraccio e le mani di lui scivolate sulle natiche di lei. La ragazza si era tirata indietro, dicendogli che voleva tornare a casa. Il ventenne l’aveva accompagnata, ma poi ci aveva riprovato, ottenendo un altro rifiuto. “Guarda che chiamo i miei amici”, gli aveva detto lei. E a quel punto il ragazzo se n’era andato.

Una settimana dopo la minore aveva raccontato quanto accaduto ai suoi genitori ed era quindi scattata la denuncia.

Dopo la querela, alla minore, che sapeva solo il nome di battesimo del ragazzo con il quale era uscita, erano state mostrate delle fotografie, e lei aveva riconosciuto il suo presunto molestatore. La giovane non si è costituita parte civile.

Sara Pizzorni

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