Reindustria, anche il Comune
di Cremona fa un passo indietro
Il Comune di Cremona annuncia il suo ritiro da Reindustria, segnalando mancanza di condizioni strategiche per la partecipazione.
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Dopo il via, da parte dei soci, al percorso di scioglimento di Reindustria, anche Il Comune di Cremona si è tirato fuori: ad annunciarlo è stato il sindaco, Andrea Virgilio, rispondendo all’interrogazione di Marco Olzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale. Già tre dei quattro soci, compreso appunto il Comune di Cremona, hanno espresso la volontà di non proseguire nella compagine sociale.
“E’ una partecipata del Comune di Cremona importante per quanto concerne appunto lo sviluppo del territorio” ha commentato Olzi. “Sappiamo già che il comune di Crema, altro ente che appunto si è chiamato fuori, ha già elencato ciò che ha intenzione di fare a seguito appunto di questa uscita”.
A rispondere è stato il primo cittadino: “Quando non ci sono più le condizioni tecniche e giuridiche per stare all’interno di una realtà in house, credo che sia doveroso prenderne atto e agire di conseguenza” ha commentato. “Noi da parecchio tempo agiamo in un’ottica di razionalizzazione rispetto ai rapporti tra Comune e partecipate.
Credo che in relazione a Reindustria non vi siano più le condizioni tecniche, ma nello stesso tempo c’è anche una valutazione di carattere strategico. Se il comune resta all’interno di una realtà è perché la ritiene strategica. Noi da questo punto di vista non abbiamo più ritenuto strategica la permanenza in Reindustria.Del resto abbiamo una partecipazione non particolarmente elevata: solo il 7% delle quote. Abbiamo quindi ritenuto avviare un percorso e un’interlocuzione anche con gli altri soci in cui abbiamo esplicitato la nostra, che poi dovrà essere formalizzata dal Consiglio Comunale”.
Silvia Galli