Consorzio Irrigazioni Cremonesi
Riunita l'assemblea di fine anno
Oggi, 20 dicembre, si è riunita presso la sede di via Cesare Battisti l’Assemblea del Consorzio Irrigazioni Cremonesi. Nella Relazione d’apertura, il presidente Brocca ha commentato la stagione irrigua 2025, discutendo gli aspetti che a vario titolo hanno caratterizzato quest’annata agraria. L’avvio di stagione è stato piuttosto precoce, infatti, sono stati erogate portate prossime alla massima competenza fin dall’inizio di giugno.
Nel complesso la disponibilità di risorsa garantita dai laghi è stata molto buona ed ha concesso erogazioni all’utenza soddisfacenti fino al termine della stagione, garantendo sia i primi che i secondi raccolti nonostante temperature molto elevate, e quindi fabbisogni irrigui particolarmente rilevanti, soprattutto nella fase iniziale dell’estate. Sono stati inoltre presentati i principali interventi di manutenzione straordinaria che il Consorzio ha realizzato nell’anno, tra cui spiccano importanti cantieri di ammodernamento sul canale Vacchelli, sul Naviglio Grande Pallavicino e sul cavo Ciria Vecchia.
I lavori sono proseguiti con la discussione e l’approvazione del Bilancio preventivo per l’esercizio 2026, che prevede un aumento del 3% del costo del Servizio di Somministrazione di Acqua Irrigua, che, rapportato all’ettaro irrigato, si attesta su un valore medio di 35,85 €/ha oltre IVA 10%.
Questo incremento, inferiore a quanto introdotto nel 2025 ed in linea con gli aumenti periodici degli anni precedenti, è condizionato dal generalizzato incremento dei costi, che trova rappresentazione nell’indice di inflazione programmata del 1,5%, e dai costi che si dovranno affrontare per consentire l’ordinato e naturale avvicendamento del personale. Questo dato, frutto di un’accurata valutazione di tutte le voci che compongono il bilancio, consentirà la piena ed efficace operatività del Consorzio e la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete.
Il Consorzio Irrigazioni Cremonesi, con portata media disponibile di poco superiore ai 53.000 l/s, a fronte di una nominale concessa di 57.779 l/s, svolge il suo compito più importante nell’assicurare l’irrigazione diretta di oltre 60.000 ettari, costituendo una fondamentale realtà nell’economia cremonese. Fondato nel 1883 da Pietro Vacchelli, il Consorzio acquistò, dieci anni dopo, il Condominio Pallavicino, dell’omonima nobile famiglia, che aveva intrapreso l’attività irrigua nel XVI secolo.
In origine costituito su iniziativa di cinquantanove Comuni cremonesi, il Consorzio è governato dall’Assemblea che ogni cinque anni elegge il Consiglio di amministrazione, del quale oggi fanno parte gli agricoltori: Umberto Brocca (presidente), Marco Benedini (vice presidente), Gianluigi Fiamenghi, Daniele M. Freri, Gianpietro Lena, Paolo Salomoni, Michele Zamboni.