Dati, cantieri e progetti:
un anno di Asst Cremona
Nascite in leggera crescita; ricoveri stabili, come anche le attività ambulatoriali; accessi al pronto soccorso in aumento rispetto lo scorso anno.
Questi solo alcuni dei dati di un anno di Asst Cremona, riassunti durante una conferenza fiume da parte del direttore generale Ezio Belleri, affiancato dai direttori dei vari reparti dell’ospedale.
“Credo di poter dire che dal punto di vista della erogazione di prestazioni siamo rimasti sui livelli del 2024 – commenta Belleri – con qualche piccolo incremento; questo nonostante le difficoltà legate all’arruolamento di personale dipendente, che ahimè è comunque un tema che ci assilla, in particolare per quanto concerne il personale infermieristico e il personale tecnico sanitario”.
Un problema, quest’ultimo, di carattere regionale e nazionale, che ha pesato non poco anche sulle strutture cremonesi: le nuove assunzioni, in questo 2025, non hanno infatti coperto gli addii, per pensionamento o licenziamento.
“Non è di facile soluzione – afferma in merito il Direttore Generale -, è un problema che presuppone pianificazione e programmazione. Noi ce la mettiamo tutta: stiamo facendo concorsi, procedure, stiamo cercando di arruolare in tutti i modi possibili e naturalmente continueremo a farlo, auspicando che comunque le persone vogliano venire a lavorare nella nostra realtà aziendale”.
Di seguito, alcuni dati.
CASE E OSPEDALI DI COMUNITA’
Territorio grande protagonista, non solo con le strutture di Cremone e Oglio Po ma anche e soprattutto con case e ospedali di comunità, ormai in dirittura d’arrivo.
“La casa di comunità di Cremona è praticamente ultimata – conferma Belleri -, è un cantiere PNRR; abbiamo avuto una serie di problemi, ma adesso finalmente è ultimato. Alcuni giorni fa abbiamo accolto l’assessore regionale al Welfare Bertolaso, che ha visto questa struttura; nel corso del primo trimestre del 2026, tra gennaio e febbraio, la maggior parte dei servizi saranno attivi e operativi, comprese anche prestazioni specialistiche, che verranno garantite soprattutto ai pazienti con problemi di cronicità”.
“All’interno di quella struttura – prosegue – troverà inoltre collocazione la neuropsichiatria infantile, che si sposta da Santa Maria in Betlem e va a arricchire un’offerta estremamente importante all’interno di quella che possiamo chiamare una vera e propria ‘cittadella della salute’”.
“Per quanto riguarda l’ospedale di comunità, Cremona è già operativo da ormai un anno e qualche mese e ci sta fornendo un servizio assolutamente molto importante. In quel contesto sono transitati circa 450 persone nel corso di questi primi 11 mesi dell’anno; si tratta di persone che, pur essendo in fase di dimissione, non potevano trovare immediata collocazione in RSA, in struttura riabilitativa o al proprio domicilio e hanno trovato questa fase di transizione”
Non solo Cremona: ruolo di particolare importanza è giocato anche dalle case di comunità di Casalmaggiore e, tra pochissimo anche dalle strutture di Soresina.
“A Casalmaggiore abbiamo una struttura di casa di comunità che funziona – aggiunge a proposito – e stiamo cercando di trovare lo spazio per ampliare ulteriormente i servizi. A Soresina, invece, i lavori di realizzazione dello spazio di comunità sono in corso di realizzazione; l’obiettivo è l’ultimazione dei lavori e l’attivazione della struttura entro il 31 marzo dell’anno prossimo, perché questo prevede il PNRR e perché questo è quello che comunque serve alla cittadinanza”.
A proposito del futuro ospedale di comunità di Soresina, ospitato negli spazi riqualificati dell’ex Robbiani, Asst Cremona ha recentemente aperto una gara europea per la sua gestione. Un’esternalizzazione ritenuta necessaria anche per la carenza di personale.
“A causa della scarsità di infermieri – conferma Belleri – siamo dovuti uscire con una procedura che prevede la gestione di quella struttura, che è a carattere prettamente infermieristico. Ricordo solo che nell’ospedale di comunità è presente un medico per quattro ore e mezzo al giorno, sei giorni alla settimana; tutto il resto è garantito da personale infermieristico. Sarà una struttura molto importante e anche per questo necessariamente abbiamo dovuto pensare ad una modalità che prevedesse l’individuazione di un interlocutore che fosse in grado di gestire quel servizio. Abbiamo avuto molte domande di adesione di sopralluogo quindi confidiamo che il tutto possa concludersi entro la data del 31 marzo, affinché dal primo di aprile siamo operativi sulla struttura, che conterà 20 posti letto e un servizio territoriale per una zona che ne ha assolutamente necessità e bisogno”.
NUOVO OSPEDALE E CANTIERI
E a proposito di progetti in corso e futuri, entro il 28 febbraio pronto il progetto esecutivo del nuovo ospedale; entro maggio invece terminati i lavori al pronto soccorso e al riparto di semintensiva.
“Per il nuovo ospedale – afferma il Direttore – stiamo proseguendo nel rispetto della pianificazione dei tempi che ci sono stati fissati; siamo nella fase molto delicata di approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. Confidiamo che questo percorso si possa concludere entro il 28 febbraio, data entro la quale vogliamo trasmettere il progetto definitivo al Ministero della Salute e naturalmente a Regione Lombardia per l’approvazione definitiva”.
“I lavori relativi al servizio pronto soccorso stanno proseguendo come da pianificazione – commenta invece in merito ai cantieri in corso – e li concluderemo entro il mese di maggio del 2026; metteremo quindi a disposizione dei cittadini un servizio completamente ridisegnato soprattutto per quanto riguarda i percorsi, aspetto molto importante che ha agevolato e sta agevolando molto il percorso di presa in carico dei cittadini e la gestione della permanenza all’interno del pronto soccorso, sia quando si sta nell’osservazione breve intensiva, sia quando si sta in medicina d’urgenza”.
“Per quanto riguarda invece il reparto di semintensiva – conclude – vale lo stesso ragionamento: entro maggio dell’anno prossimo prevediamo la chiusura dei lavori e la messa a disposizione anche di questo importante servizio. Con questo si conclude in via definitiva l’intervento di ristrutturazione di questo presidio, per passare poi naturalmente alla prosecuzione del progetto relativo al nuovo ospedale”.
Durante la plenaria con i dipendenti, e’ stata inoltre “premiata” con una targa Gloria Brevi, utente particolarmente attiva sui social aziendali nel mostrare apprezzamento per i servizi offerti.
Andrea Colla










