Vaccino antinfluenzale: Cremona
sopra la media regionale
Prosegue in provincia di Cremona la campagna per il vaccino antinfluenzale, con dati superiori alla media regionale. La copertura complessiva ha raggiunto il 21,5%, con buoni risultati soprattutto tra anziani e soggetti fragili.
Prosegue anche in provincia di Cremona la campagna per il vaccino anti-influenzale, che sta registrando numeri importanti: la percentuale di copertura totale delle vaccinazioni è pari al 21,5% quindi una buona percentuale, considerando che la media regionale è pari al 20,7%. A rendere noti i dati è Cecilia Donzelli, responsabile della Struttura Semplice prevenzione malattie infettive di Ats Valpadana.

Entrando nel dettaglio, “nella fascia di età tra i 2 e i 6 anni, una delle più fragili, si rileva una percentuale di copertura del 27%, con una media regionale intorno al 31-32%. Per quanto riguarda l’altra fasciapiù fragile, quella degli over 65, la percentuale di copertura che abbiamo in provincia di Cremona è pari al 48%, quindi è assolutamente in linea con la media regionale, che è del 48,50%”.
Andando a prendere in esame la popolazione ancora più fragile, ossia quella residente nelle unità d’offerta sociosanitarie, si arriva a una percentuale di copertura pari all’80%“.
Del totale delle vaccinazioni anti-influenzali nella nostra provincia, il 57,3% è stato somministrato dai medici e dai pediatri del territorio. Anche le farmacie giocano un ruolo molto importante: più del 16% del totale delle vaccinazioni è stato fatto in farmacia” continua Donzelli, che ricorda: “la campagna anti-influenzale è ancora attiva ed è possibile vaccinarsi dal proprio medico, dal pediatra, nelle farmacie aderenti o al polo vaccinale, come da tradizione. Il vaccino è gratuito per tutti, e ricordo che è particolarmente indicato per le persone fragili, per le persone anziane o per le persone con patologia. E naturalmente fondamentale anche per i loro caregiver e familiari, che potrebbero mettere a rischio i propri congiunti più fragili”.
La vaccinazione si rivela fondamentale “anche per le donne in gravidanza o per le donne nel post-partum, senza contare le diverse categorie dei lavoratori, quali possono essere i sanitari come noi o i lavoratori che stanno a contatto con gli animali” conclude Donzelli. “L’influenza può portare a complicanze veramente gravi, a ricoveri ospedalieri e purtroppo anche alla morte, soprattutto nelle categorie delle persone più vulnerabili”.
LaBos