Provincia di Cremona: il 2025
raccontato dal Presidente Mariani
Cantieri e iniziative di largo respiro, collaborazioni con istituzioni locali, regionali e nazionali per un rilancio territoriale sotto numerosi punti di vista.
Questi sono solo alcuni degli aspetti che hanno caratterizzato un 2025 targato Provincia di Cremona, per un’annata che ha visto la messa a terra di numerosi progetti indispensabili per la vita dell’intera zona, rimasti nel cassetto forse per troppo tempo.
Un bilancio raccontato con non poca soddisfazione dal Presidente dell’Ente Roberto Mariani, che insieme ai dirigenti e all’equipe della Provincia è riuscito a centrare importanti obiettivi a lungo termine.
Parolo d’ordine, infrastrutture.
I CANTIERI 2025
“Questo è stato un anno che ha consentito davvero al nostro territorio di ripartire su tante infrastrutture – spiega Mariani – e credo che questo sia un risultato importante. Questi cantieri dovevano partire, alcuni erano bloccati per dei cavilli burocratici, alcuni perché semplicemente erano stati tenuti lì a bagnomaria, ma bastava davvero poco per farli partire perché chiaramente le risorse c’erano. Gli esempi sono tanti”.
“Tutti i ponti della provincia che stiamo sistemando – prosegue -: il ponte di Rivolta D’Adda, il ponte di Pizzighettone, il ponte di Ostiano, adesso partirà a breve il ponte di Sergnano; a ciò si aggiunge un’opera molto attesa che è stata quella della rotatoria di Pieve San Giacomo”.
CENTRO PADANE
Tante luci, qualche ombra. Una fra tutte quella riguardante la complicata situazione della società in house CentroPadane Engineering srl
“CentroPadane la vedo come un’ombra più che altro legata ai riflessi che ha avuto sul personale – commenta in merito il Presidente -: quando c’è del personale dipendente in difficoltà legato alla crisi di questa società ci sono di mezzo delle famiglie e quindi è sempre la cosa che fa più male. Devo dire però che anche qui è stato intrapreso un percorso per quanto riguarda la messa a disposizione di risorse per la ricapitalizzazione della società: stiamo parlando di una cifra di circa 550 mila euro”.
“Stessa cosa la dovrebbe fare Brescia – aggiunge-; ho usato il condizionale perché Brescia ha prolungato i tempi su questa decisione, che comunque nei primi mesi del 2026 verrà sicuramente fatta; la società potrà quindi riavere le gambe per partire e essere un punto di riferimento importante per le progettazioni delle due province”.
TANGENZIALI DI OGGI E DI DOMANI
Tra gli altri progetti che vedranno presto importanti passi avanti, le diverse tangenziali attese sul territorio, in primis quella di Soresina, Corte De Frati e quella di Casalmaggiore.
“Era una situazione dormiente – afferma Mariani -. Siamo riusciti, anche grazie alla collaborazione del mio vicepresidente, dei parlamentari e dei consiglieri di Regione Lombardia, a fare questa operazione di ‘lobby‘ (nel senso nobile del termine) nei confronti del Ministero e si sono aperte delle porte importanti per partire con la progettazione di quest’opera”.
ALTRI PROGETTI: MASTERPLAN E TURISMO
Cantieri e infrastrutture, ma non solo. La Provincia di Cremona in questo 2025 ha posto l’attenzione anche su aspetti forse meno visibili, ma comunque di particolare importanza per il futuro.
“È stato l’anno importantissimo di un rilancio del Master Plan – commenta a proposito -che anche questo aveva visto una frenata purtroppo importante. Non tralascerei però la grande attenzione che abbiamo avuto su due temi in questo anno: uno è quello legato ai temi del turismo, con tutte le proposte che stiamo portando avanti in collaborazione con il Comune di Cremona e del territorio su questo piano; aggiungo anche un’attenzione importante che abbiamo avuto nei confronti del nostro personale della provincia di Cremona, perché questi risultati sono stati raggiunti o comunque messi in pista grazie al grandissimo lavoro che hanno prodotto”.
“Abbiamo preso una decisione importante – conclude il Presidente – di mettere a disposizione delle risorse del bilancio provinciale per il rinnovo del contratto integrativo del personale delle province, mettendo insomma parecchie risorse nel nostro bilancio per riconoscere l’importante lavoro che è stato fatto”.
Andrea Colla