La Cremo e Nicola cercano
l'impresa contro il Napoli
L’anno scorso ha vinto il secondo scudetto in tre stagioni, una manciata di giorni fa invece ha conquistato a Riyad la Supercoppa Italiana battendo il Bologna 2-0 in finale. Basterebbe questo per presentare il Napoli, tra le formazioni più forti della Serie A del periodo recente e prossima avversaria della Cremonese nell’ultima gara di questo 2025.
Lo stadio Zini sarà vicino sold out e si prospetta una vera e propria bolgia dalle 15:00 per un match che sulla carta vede la formazione ospite come favorita, ma la squadra di Nicola ha dimostrato che sa esaltarsi contro le big, per informazioni telefonare a Milan e Bologna.
Non mancheranno delle incognite per la Cremonese che ha sì recuperato Jari Vandeputte dopo che l’influenza lo aveva messo ko in settimana, ma probabilmente sarà a mezzo servizio.
Ci saranno poi i soliti problemi in difesa, sarà infatti assente per squalifica Federico Ceccherini, dopo il rosso rimediato contro la Lazio, ma Nicola potrà contare sul ritorno di capitan Bianchetti.
Conte dal canto suo non convoca tre giocatori: Lukaku, Beukema e Olivera. L’attaccante belga non è ancora in condizione dopo il lungo infortunio, i difensori invece non erano al meglio e non recuperano quindi per il match dello Zini.
Se i match post-Natale sono sempre di difficile lettura, ci sarà anche da capire come la lunga trasferta di Riyad avrà influenzato sul club partenopeo, ma la sensazione è che ancora una volta Conte farà di tutto per tenere tutti sul pezzo e mantenere vivo il sogno scudetto.
Nicola dal canto suo ha detto, con la solita umiltà che lo contraddistingue, che questo match sarà una prova del nove del percorso svolto fino ad ora e che servirà una gara perfetta contro una formazione tosta e spietata.
A pesare sulla concentrazione della Cremonese ci sono poi i risultati degli altri campi per tenere monitorate le inseguitrici: il Parma ha vinto 1-0 contro la Fiorentina (avversaria della Cremo al Franchi il 4 gennaio), vittoria del Cagliari per 2-1 sul Torino. Sarà quindi il più classico degli scenari: Davide contro Golia, l’umile pastore contro il gigante, Nicola contro Conte. E chissà che il mito non rispecchi la realtà, ancora una volta.
Lorenzo Scaratti