Per Fondazione Città di Cremona
un futuro da ente del Terzo Settore
Bilancio di fine anno per Fondazione Città di Cremona, che in questi giorni conclude i primi 12 mesi di mandato del Cda presieduto da Giuseppe Foderaro. Accanto a lui, a illustrare le principali tematiche su cui si è concentrato l’ente e le prospettive per il nuovo anno, la vicepresidente Angela Bellardi e il consigliere Roberto Fiorentini.
“Il bilancio è positivo, anche se abbiamo dovuto affrontare un imprevisto non dipendente da noi, come la riclassificazione di uno dei nostri immobili concessi in comodato gratuito, che ha portato un aggravamento dei risultati di bilancio. Abbiamo gestito la situazione e questo ha dato lo spunto per aprirci a una nuova sfida, quella della valorizzazione della Fondazione nel suo ruolo di ente filantropico, in continuità con quanto già oggi sta facendo, facendo predisporre uno studio che valutasse l’adesione della Fondazione al Runts, Registro unico nazionale del Terzo Settore, in qualità appunto di ente filantropico”.

Uno studio che ha dato importati risultati e che si sta concretizzando con le necessarie procedure. Una volta effettuata l’iscrizione si potranno ottenere importanti benefici fiscali diretti, “liberando così risorse – ha aggiunto Foderaro – a sostegno di ulteriori progetti e iniziative di welfare sulla città nei prossimi anni; indiretti, in quanto si potrà accedere a bandi riservati alla categoria degli Ets; e consentendo la deducibilità fiscale delle donazioni”. Con l’iscrizione al Runts inoltre, che non implica in alcun modo un cambiamento dello status giuridico della Fondazione, sarà possibile ricevere donazioni anche attraverso il 5xmille.
“Al di là dei numeri, ciò è importante perché si collega a un altro lavoro che condurremmo nei prossimi anni, teso a rafforzare le logiche del fund raising. Anche qui stiamo approfondendo lo studio con professionisti, anche del mondo universitario, nella logica di mettere sempre più la Fondazione al centro del sistema del welfare locale.
E’ un punto molto importante e caratterizzante per quello che sarà il futuro della Fondazione, che nel passato ha sempre vissuto di lasciti e donazioni. Questi arrivano nel momento in cui si dà riscontro di quello che si fa: credo che in questi anni l’esempio sia stato dato, va rafforzato nei termini dell’informazione alla cittadinanza”.
Parallelamente ci sarà una “ottimizzazione del patrimonio, prevalentemente immobiliare, tesa a valorizzarlo, a renderlo sempre più efficiente in termini di remunerazione per quella parte che è a canone commerciale, e cercando così di avere ulteriori risorse da reinvestire su altre iniziative orientate al sostegno delle fasce deboli e al welfare. Ottimizzare, diversificare il nostro patrimonio ottenendo rendimenti sempre più stabili e interessanti. Questi sono i punti fondamentali del lavoro svolto quest’anno, un anno molto intenso in termini di cambiamenti anche se poco visibili. Per il futuro potremo dare spazio, se non ci saranno ulteriori modifiche fiscali o legislative, a un periodo di crescita e di sempre più forte attenzione ai nuovi investimenti sul welfare”.
Una parte importante degli immobili di Fondazione è ceduto in comodato gratuito, a cominciare da quasi tutto il comparto dove opera l’azienda speciale Cremona Solidale. In questo caso, “Fondazione copre le spese derivanti dalla tassazione degli immobili e dalle manutenzioni straordinarie e rinuncia a una parte importante di introiti per finanziare quelle attività che si ritengono utili per il welfare, contribuendo così a calmierare le rette a carico degli utenti”, ha precisato Foderaro. “Questo tipo di intervento è per noi molto importante e oneroso ma viene fatto volentieri, sulla base di specifici accordi di programma tra noi, Comune e Cremona Solidale, che vengono periodicamente rinnovati”.
In comodato gratuito è anche cascina Marasco, dove opera la cooperativa Agropolis e, novità di pochi mesi fa, l’alloggio messo a disposizione del progetto Casa VERA che vede capofila Rotary Cremona e associazione Aida per offrire rifugio alle donne vittime di violenza.
L’altro fronte del welfare che vede impegnata Fondazione si esplica attraverso la concessione di contributi erogati tramite bandi annuali ad associazioni del terzo settore sulla base di specifiche progettualità in linea con la mission dell’ente.
Particolarmente rilevante durante l’anno è stata anche l’attività in campo culturale, con l’arrivo della conservatrice dei beni artistici Raffaella Colace, l’attivazione di incontri aperti al pubblico come la conferenza sul Boccaccino nel contesto della Mostra in corso al Museo Diocesano, il rapporto con il mondo universitario attraverso una convenzione con la facoltà di Beni Culturali dell’ateneo pavese che ha consentito di avvalersi della collaborazione di una stagista.
Il 2025 è stato anche l’anno dell’avvio di un nuovo sito Internet (www.fondazionecr.it) per rinnovare le modalità di comunicazione con la cittadinanza e, sul fronte della valorizzazione del patrimonio, l’assegnazione in affitto alla cooperativa Fratelli Tutti dei locali di via Janello Torriani un tempo destinati a mensa, che presto tornerà attiva.