Alquati-Panoramix porta i celti a scuolaLa sinistra attacca e il Pd dorme
C’è stato il tempo del film sul Barbarossa e c’è stato il tempo delle polemiche sul cous cous nelle mense scolastiche. E non ci siamo fatti mancare nemmeno la diatriba sul Natale, derubricato a Festa delle Luci. Ora saltan fuori pure i Celti e la letteratura fantasy, elevati improvvisamente e improvvidamente a caposaldo della cultura cremonese. Che c’entrano druidi, mitologia germanica e riti al chiarore di luna con Cremona?
Chiedere all’assessore leghista alle Politiche Educative, Jane Alquati, che ha infilato l’argomento tra i progetti destinati ad alcune scuole secondarie per il prossimo anno scolastico. Nel dettaglio, il progetto è rivolto a due classi della secondaria ed è finalizzato ad “approfondire la conoscenza del territorio e della mitologia celtica e germanica, alla base della letteratura fantasy”.
Detto così, sembra quasi uno scherzo o una provocazione dell’opposizione, anche perché a stanare per prima l’assessore è stata Elisabetta Cabrini, responsabile del Settore scuola per Sinistra Ecologia Libertà. Ma Alquati, serena come il druido Panoramix mentre allunga una scodella di pozione magica ad Asterix, ha confermato tutto. «E’ un microprogetto che verrà attuato se riscontrerà il consenso dei docenti – ha spiegato -. Un progetto sperimentale che verrà attuato in collaborazione con il Museo Archeologico di San Lorenzo». Insomma, per Alquati-Panoramix, un progetto tra i tanti messi in campo dall’amministrazione.
Gli è che la sinistra, memore del flop cultural-economico del kolossal sul Barbarossa proiettato tra le polemiche al fu-Tognazzi, è già partita all’attacco a mo’ di centuria romana. «La letteratura fantasy – ha avvertito Cabrini per Sinistra e Libertà – è sicuramente tema di interesse per i ragazzi; tuttavia, anche ai non addetti ai lavori suscita perplessità l’accostamento della conoscenza del territorio, che per noi cremonesi richiama quasi inevitabilmente la cultura contadina, alla conoscenza della mitologia celtica e germanica, non radicata come codice culturale nelle nostre tradizioni. Ritengo che l’intento culturale del progetto risulti svilito dall’approssimazione con cui si dà per scontato che ci sia una nostra “cultura celtica” da approfondire».
Sull’argomento ha preannunciato un intervento anche il Pd, che intende portare il confronto in sede di commissione consiliare. La farraginosa “macchina da guerra” dei democratici, tuttavia ha bisogno dei suoi tempi. Sicché, al consigliere Daniele Bonali, già pronto con la sua presa di posizione, il ‘politburo’ di via Ippocastani ha intimato l’alt avocando a sé la questione.
Con un Pd così reattivo, altro che Celti: Alquati-Panoramix fa in tempo a portare nelle scuole anche un corso di mitologia nibelunga.
Federico Centenari