Cultura

Il Museo del Violino verrà gestitoda una nuova FondazioneAncora da chiarire i costi di gestione

Un’ora sul cantiere e poi la relazione pubblica sullo stato dei lavori. Ma, sulla questione Museo del Violino, dal sindaco Oreste Perri e dal Comitato scientifico diretto dalla Dott.ssa Anna Maramotti sostanzialmente non è emerso nulla di nuovo. E’ sempre più vicina, infatti, la costituzione di una nuova Fondazione che si occuperà della gestione del Museo. I soci fondatori saranno Comune di Cremona e Fondazione Arvedi-Buschini. Accanto, siederanno soci promotori e soci partecipanti. «Stiamo studiando la forma giuridica – ha spiegato Perri -. Poi verrà informata la Giunta e a seguire ci sarà un confronto all’interno della Commissione consiliare». La Fondazione Stradivari rimarrà tale e, con la Fondazione Teatro Ponchielli e la Fondazione Stauffer, entrerà a far parte di una nuova entità, costituita apposta per la gestione del Museo, a cui il Comune darà in concessione l’immobile.

Un vero e proprio Palazzo dell’Arte, ristrutturato nella sua originale struttura artistica ed architettonica, che racchiuderà il patrimonio liutaio proveniente da tre sedi: Palazzo del Comune, Palazzo Affaitati, sede del Museo stradivariano, e Palazzo Pallavicino con la collezione della Fondazione Stradivari. All’interno del Museo, saranno presenti un auditorium, un padiglione di arte contemporanea e una biblioteca, presupposti perché l’opera diventi un vero e proprio centro di ricerca. «Stiamo mettendo a punto una collaborazione con l’Università di Pavia, sede del laboratorio Arvedi per la diagnostica dei manufatti in legno – ha detto la Dott.ssa Maramotti -. Non verrà spostato il laboratorio, ma verrà aperta una sede cremonese, dove ci saranno degli strumenti che consentiranno l’attività di ricerca. Essendo legato all’Università, la gestione di questo laboratorio decentrato sarà a costo zero per l’amministrazione comunale».

«C’è ancora molto da fare – ha detto il sindaco -. Ci vorranno ancora dieci mesi o un anno prima di poter inaugurare la struttura che convergerà nelle sue sale liuteria e musica cremonesi». Il Comitato scientifico, dunque, è giunto alla fase numero due del proprio lavoro. Dopo aver organizzato l’intero progetto, ora deve occuparsi della sua realizzazione. Conservazione degli strumenti, promozione e utilizzo di linguaggi diversificati in base all’utenza sono tra le priorità. «In questi giorni – ha continuato il sindaco – organizzeremo un incontro con i liutai, il secondo, per cercare di coinvolgere nel progetto tutte le associazioni della categoria. Suggerimenti importanti, poi, verranno anche dalle botteghe».

«Il Museo del Violino – ha sottolineato Perri – è una struttura complessa e pesante che potrebbe diventare un boomerang se tutte le parti non collaboreranno al progetto. L’obiettivo del Museo non sarà la chiusura in attivo, ma il pareggio di bilancio. Deve essere una risorsa per la città nel senso di creare attività ed attrarre turisti». E allora ecco le perplessità di alcuni esponenti della Commissione consiliare Politiche Culturali sugli effettivi costi di gestione. «In un periodo di vacche magre come quello che stiamo passando – ha osservato Gianfranco Berneri del Pd, ex assessore alla cultura -, i costi di gestione che vanno nella voce “spesa corrente” è una preoccupazione legittima». Stesse perplessità esposte da Daniele Bonali del Pd e da Giancarlo Schifano dell’Italia dei Valori. «Mi si chiede di che colore è il pulcino prima che la gallina abbia fatto l’uovo! – ha risposto il sindaco – Stiamo facendo un business plan e la Fondazione Arvedi-Buschini si è resa disponibile a sostenere le spese nella fase iniziale. Poi, è evidente che i costi saranno tanto più bassi quanto più alto sarà il numero di visitatori». «Ben venga la generosità di Arvedi all’inizio. Ma dopo? – ha incalzato Ferdinando Quinzani di Cremona per la Libertà – Prima di poggiare la prima pietra, ci si sarebbe dovuti assicurare di poter mantenere l’intera struttura. In Italia ci sono solo quattro musei che chiudono in attivo con la vendita dei biglietti. E il pulcino il 95% delle volte nasce di colore giallo».


 

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