Economia

Camera di Commercio di Cremona:riprende il trend positivo ma i dati trimestrali non rassicurano

Non sono entusiastiche le parole del Presidente della Camera di Commercio di Cremona, Gian Domenico Auricchio, che mercoledì ha esposto alla stampa i dati trimestrali del settore manifatturiero cremonese: «La nostra è una fotografia generale del trimestre aprile-maggio-giugno, non descrive un trend ma semplicemente congela i dati ad oggi. Emerge sicuramente un consolidamento della situazione ma non possiamo dire di avere la  serenità che vorremmo. La situazione economica in atto in provincia rimane  particolarmente delicata: la ripresa presenta caratteri di incertezza che ne frenano una dinamica più decisa. Siamo inoltre ancora in una fase di crescita che non si ripercuote in modo deciso sull’occupazione,  rimangono rilevanti le problematiche connesse alla domanda interna e al  credito a cui si sommano in questo ultimo periodo i rischi connessi agli attacchi all’economia italiana registrati sui mercati finanziari. Infine – conclude Auricchio – una forte preoccupazione giunge anche dagli effetti  della manovra di contenimento dei conti pubblici che, pur necessaria, non pare lasciare spazi significativi alle politiche di sviluppo».
Tuttavia segnali positivi provengono dall’analisi della demografia imprenditoriale  in provincia. Al 30 giugno 2011 si registra infatti  un saldo positivo di 106 imprese attive corrispondenti ad un tasso di crescita nel trimestre dello 0,3%, del tutto analogo a quello medio lombardo (0,7%).

L’analisi che il presidente Auricchio ha illustrato è iniziata dal settore industriale, settore ha delineato le migliori prospettive future. I valori di produzione industriale tendenziale, cioè rispetto al corrispettivo trimestre 2010, segnano un +8,6% (confermando i valori del primo trimestre del 2011). A livello regionale lo stesso valore segna invece un aumento del 4,9%. Anche la variazione del fatturato interno vede un incremento maggiore a Cremona rispetto ai valori lombardi: +3,6% contro un aumento regionale del 2,9%.  A livello tendenziale si registra, in provincia,  un +13,5% contro un dato regionale del +7,9%.Meno positivi i numeri degli ordinativi interni, si registra un lieve incremento, a livello congiunturale dello  0,7% contro un valore del +1,8% registrato in Lombardia ma in generale le previsioni degli imprenditori temono un’ulteriore diminuzione.Decisamente positivi i dati degli ordini esterni che descrivono una situazione più incoraggiante: +5,2% il valore congiunturale contro una media lombarda del +0,3% e +9,5% il dato tendenziale cremonese contro +1,7% regionale.
Ad i dati sopra citati, ci ricorda il presidente Auricchio, va aggiunta la situazione dei prezzi delle materie prime che in periodi di ripresa economica tende all’aumento come dimostra l’ incrementano in provincia nel trimestre del  +2,5%, dato leggermente più alto per quanto riguarda la regione (+3,0%).
I dati sul mercato del lavoro non seguono però il trend della produzione e segnano un live aumento a Cremona del (+0,8%) mentre rimangono negativi in Lombardia (-0,1%.).
Va sottolineata però la distinzione interna ai vari settori industriali che segna pesanti differenze, al primo posto il settore siderurgico (+15%), seguito dal settore metalmeccanico, quello chimico (+7%), quello alimentare (+4%), ed infine il comparto di produzione dei materiali inerti per l’edilizia che assieme alle aziende di legname ha segnato i valori più basso (+1%).

I dati congiunturali dell’artigianato cremonese sono positivi per quanto riguarda la produzione che cresce del 4,1% recuperando il -3,6% di inizio 2011. Gli ordini sono purtroppo stimati in calo del – 2,2% .
Anche il fatturato vede una crescita del +1,1%, l’occupazione invece conil minimo incremento registrato(+0,5) non riesce a recuperare il calo dei primi mesi dell’anno (-0,7)
La meccanica è il settore artigianale che sembra dare i migliori risultati, presenta infatti   segnali positivi di tutti i principali indicatori (produzione +1%, fatturato +6%, ordinativi +2%, occupazione +1,5%) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
A livello regionale, la produzione artigiana registra un +0,6% in termini congiunturali e al+1,3 tendenziale.

Nei primi mesi del 2011 la Camera di Commercio ha quindi attivato numerose iniziative per sostenere le imprese nell’accesso al credito e per favorirne i progetti di innovazione e di internazionalizzazione.
Tre i settori principali che hanno visto la Camera agire concretamente sul territorio.
Il primo è il sostegno al credito, con uno stanziamento previsto nel bilancio di previsione 2011  pari a circa  € 500.000,00 con la previsione di incentivi per abbattere il costo degli interessi  per le imprese che intendono realizzare investimenti. Questi fondi si sommano ai circa € 1.600.000 destinati dal 2008  agli organismi di garanzia fidi operanti in Provincia e al sostegno del credito tramite il progetto Confiducia e hanno permesso la concessione  di finanziamenti alle nostre imprese, nello stesso periodo, per circa € 360.000.000.
La seconda edizione del  bando a favore dell’occupazione che prevede ulteriori  € 240.000 stanziati da Camera e Provincia di Cremona in accordo con le Associazioni Sindacali  e che si somma all’analoga iniziativa posta in essere lo scorso anno che ha facilitato  l’assunzione di 105 addetti in  a tempo indeterminato nell’ambito del progetto “Solidali attraverso il lavoro” . L’iniziativa, che ha comportato un costo di circa € 250.000, è stata attuata con il co-finanziamento della Fondazione Cariplo e in accordo con la Provincia di Cremona.
Infine l’erogazione dei contributi per sostenere l’internazionalizzazione e l’innovazione delle nostre imprese stanziati nel bilancio 2011 rispettivamente per € 697.000 (internazionalizzazione) e € 665.000 (innovazione). Numerose le adesioni di diverse imprese che si proporranno alle principali fiere e ai principali eventi business to business nel mondo.
In conclusione il presidente Auricchio ha toccato il tema delle infrastrutture nel nostro territorio. «Dal 2004, anno del mio insediamento a Cremona, l’unica infrastruttura che ha avuto uno sviluppo importante è stata la Fiera di Cremona, il secondo polo espositivo di tutta la Lombardia Nessun altra opera è stato fatto ad oggi. Ecco perché mesi fa la Camera di Commercio, con l’adesione anche dei sindacati, ha firmato un documento nel quale chiede il potenziamento di tre infrastrutture che ritiene strategiche per l’economia cremonese: la Paullese, la rete ferroviaria e il piano di navigabilità del fiume Po. L’auspicio, e il presidente Salini ci ha rassicurato in tal senso, è che le istituzioni recepiscano la nostra richiesta, e  che si possa giungere all’Expo 2015 con le strutture necessarie alla situazione».

 

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