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Nel caos, ecco una proposta per accorpare i comuni cremonesi passando da 115 a 21 municipi

Nel caos di queste ore sulla soppressione di 32 comuni della Provincia di Cremona in seguito alla Manovra del Governo, un lettore di Cremonaoggi propone un progetto di accorpamento dei 115 comuni cremonesi in 21 nuovi municipi, che comprenderebbero tutti, fatti salvi quelli di Cremona, Crema e Casalmaggiore, una popolazione stimata tra i 10.000 e i 15.000 abitanti circa (secondo i dati della Provincia di Cremona, al 31.12.2010). Ecco il contributo di Giuseppe Benedini.

Egregio Direttore,

L’articolo intitolato “Manovra salva la Provincia. Spariscono 32 nostri comuni”, pubblicato su CremonaOggi, ha suscitato in me alcune riflessioni, provocate dal fatto di aver visitato, almeno in un’occasione, tutti i piccoli comuni che sono ora a rischio di soppressione. Mi rendo conto di come l’estinzione di alcuni storici municipi possa costituire un trauma per i loro abitanti giustamente orgogliosi dell’identità comunitaria che esso rappresenta. Credo però che questa misura – qualora venga applicata – non arrecherà alcun danno dal punto di vista pratico e potrà, anzi, rivelarsi benefica per i cittadini di quei comuni che verranno accorpati ai vicini.

Il campanilismo è il sale della vita e noi lo sappiamo bene, dato che il nostro capoluogo vanta il campanile più alto del mondo. Forse a qualche nostalgico dispiacerà non aver visto le Due Miglia e i Tre Dossi, comunità del passato i cui nomi evocano chissà quali idilliache relazioni di buon vicinato. Ebbene, la soppressione di questi comuni non ha diminuito la rappresentatività dei loro abitanti, che si son visti inserire all’interno di municipi diversi e più grandi. Quartieri di case nuove, strade e ferrovie sono sorti al Boschetto, a Sant’Ambrogio, a San Bernardo mentre Livrasco, Ossalengo e Marzalengo godono di una quiete bucolica che forse prima non è mai esistita. Le  frazioni comunali, da Pozzo Baronzio a San Latino, da Sommo al Porto a Grumone così come molte altre, spesso semplici conglomerati di cascine, costituiscono uno degl’incanti del territorio cremonese. A qualcuno che non è delle nostre parti o che non ama passare l’estate in bicicletta, alla scoperta delle strade di campagna, questi paesi possono sembrare resti noiosi di un passato in cui la presenza umana era più visibile, più giovane, più rumorosa. Farebbe bene a domandare l’opinione di chi nelle frazioni e nei piccoli paesi ci vive tutti i giorni, che sia un agricoltore o un commerciante, l’ultimo dei moicani del bar o un lavoratore appena arrivato dall’India. Nelle frazioni e nei piccoli paesi, io credo, esiste tuttora una sociabilità che non dipende dalla presenza un palazzo comunale. La vita continua, come sempre e non c’è motivo di pensare che cesserà in quei municipi che, forse, saranno aboliti.

Al di là dello spirito di campanile, non possiamo negare come la razionalizzazione amministrativa –  e il conseguente risparmio di risorse che ne deriverebbe – costituisca un argomento sensibile per i cittadini della provincia di Cremona. Mi permetto quindi d’inviarLe, un progetto di accorpamento dei 115 comuni cremonesi in 21 nuovi municipi, che comprenderebbero tutti, fatti salvi quelli di Cremona, Crema e Casalmaggiore, una popolazione stimata tra i 10.000 e i 15.000 abitanti circa (secondo i dati della Provincia di Cremona, al 31.12.2010). Mi rendo conto come questa piccola rivoluzione territoriale – elaborata quasi per scherzo per il sito web di un amico giornalista – non sia una novità assoluta, dal momento che l’ordinamento amministrativo italiano prevede e, anzi, incoraggia le Unioni tra comuni. Ritengo tuttavia che sia di difficile attuazione, perlomeno nei prossimi tempi. Il dibattito avviato sul nuovo decreto legge mi stimola a sottoporla comunque all’attenzione e al vaglio dei lettori di CremonaOggi. Il suo principale punto di forza mi sembra essere la creazione di unità amministrative abbastanza popolose, tali da promuovere una crescita più coordinata dei rispettivi territori, e di estensione relativamente limitata (ogni frazione disterebbe sempre meno di 15 chilometri dal capoluogo), in modo da rimanere prossime al cittadino.

Giuseppe Benedini

Di seguito la lista dei comuni. Nella foto, l’ipotetica nuova mappa.

1) Cremona = 72.147

2) Crema (34.152) = 34.152

3) Casalmaggiore (15.073) + Gussola (2.967) + Martignana di Po (1.851) + Torricella del Pizzo (693) + Rivarolo del Re ed Uniti (2.091) + Spineda (641) = 23.316

4) Soresina (9.345) + Annicco (2.096) + Azzanello (744) + Casalmorano (1.681) + Castelvisconti (333) + Genivolta (1.191) = 15.390

5) Vailate (4.499) + Agnadello (3.776) + Capralba (2.480) + Casaletto Vaprio (1.784) + Pieranica (1.181) + Quintano (927) + Torlino Vimercati (445) = 15.092

6) Rivolta d’Adda (8.057) + Spino d’Adda (7.011) = 15.068

7) Vaiano Cremasco (3.919) + Cremosano (1.554) + Monte Cremasco (2.351) + Palazzo Pignano (3.906) + Trescore Cremasco (2.931) = 14.661

8 ) Castelleone (9.603) + Cappella Cantone (590) + Fiesco (1.178) + Gombito (653) + San Bassano (2.227) = 14.251

9) Vescovato (4.039) + Gadesco – Pieve Delmona (2.028) + Grontardo (1.465) + Malagnino (1.457) + Persico Dosimo (3.370) + Pieve San Giacomo (1.625) = 14.011

10) Pandino (9.132) + Dovera (3.957) = 13.089

11) Sospiro (3.086) + Bonemerse (1.484) + Cella Dati (552) + Cingia de’ Botti (1.325) + Gerre de’ Caprioli (1.322) + Motta Baluffi (1.000) + Pieve d’Olmi (1.297) + San Daniele Po (1.471) + Stagno Lombardo (1.544) = 13.081

12) Offanengo (5.874) + Casaletto di Sopra (548) + Izano (2.072) + Romanengo (3.093) + Salvirola (1.176) = 12.763

13) Ostiano (3.067)  + Cappella de’ Picenardi (438) + Ca d’Andrea (482) + Cicognolo (932) + Derovere (316) + Gabbioneta – Binanuova (947) + Isola Dovarese (1.223) + Pessina Cremonese (693) + Pescarolo ed Uniti (1.608) + Scandolara Ripa d’Oglio (625)  + Torre de’ Picenardi (1.800) + Volongo (570) = 12.701

14) Sergnano (3.675) + Camisano (1.311) + Campagnola Cremasca (694) + Casale Cremasco-Vidolasco (1.855) + Castel Gabbiano (474) + Pianengo (2.615) + Ricengo (1.795) = 12.419

15) Casalbuttano ed Uniti (4.113) + Bordolano (610) + Corte de’ Cortesi con Cignone (1.137) + Corte de’ Frati (1.466) + Olmeneta (956) + Pozzaglio ed Uniti (1.451) + Robecco d’Oglio (2.393) = 12.126

16) Bagnolo Cremasco (4.863) + Capergnanica (2.094) + Casaletto Ceredano (1.188) + Chieve (2.252) + Credera Rubbiano (1.654) = 12.051

17) Pizzighettone (6.729) + Acquanegra Cremonese (1.310) + Crotta d’Adda (677) + Formigara (1.146) + Grumello Cremonese ed Uniti (1.908) = 11.770

18) Castelverde (5.663) + Paderno Ponchielli (1.485) + Sesto ed Uniti (3.000) + Spinadesco (1.581) = 11.729

19) Ripalta Cremasca (3.410)  + Montodine (2.609) + Madignano (2.992) + Moscazzano (838) + Ripalta Arpina (1.054) + Ripalta Guerina (529) = 11.432

20) Piadena (3.645) + Calvatone (1.296) + Casteldidone (592) + San Martino del Lago (488) + Drizzona (565) + San Giovanni in Croce (1.880) + San Martino del Lago (488) + Scandolara Ravara (1.520) + Tornata (500) + Voltido (412) = 11.386

21) Soncino (7.755) + Cumignano sul Naviglio (442) + Ticengo (444) + Trigolo (1.776) = 10.417

 

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