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Legge Calderoli? «Facciamo i conti col tempo: firme da consegnare il 19»

Egregio Direttore,

nei giorni scorsi, abbiamo firmato i quesiti referendari per l’abrogazione della legge elettorale vigente, meglio conosciuta come legge porcellum, e per il ripristino di quella precedente. E’ tempo di restituire ai cittadini italiani il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.

E’ con il tempo che siamo costretti oggi a fare i conti: il 19 dobbiamo depositare le firme in Comune perché arrivino in Cassazione a fine settembre. Un obiettivo che è ormai a portata di mano se tutti quelli che ci credono firmano entro quella data. La risposta che arriva dalle italiane e dagli italiani che in questi giorni si affollano ai banchetti per la raccolta delle firme non lascia dubbi al riguardo: sono tutti convinti che non è pensabile tornare alle urne con la peggiore legge elettorale della storia della nostra Repubblica.

Di fronte ad una crisi economica e sociale così grave, come quella che scuote il mondo da più di due anni, l’Europa e l’Italia, il parlamento e i parlamentari non sembrano disporre agli occhi dei cittadini della piena legittimità e del rispetto che mai come oggi sarebbero necessari. La legge Calderoli va cancellata. La via parlamentare per dare all’Italia una buona legge elettorale sarebbe la scelta migliore, ma questa via, per ora e in questo clima politico, non la vediamo percorribile.

Se per abrogarla occorre dunque un referendum, ben venga. Riuscire a raccogliere le firme che ancora mancano a raggiungere l’obiettivo è ora possibile. Perciò auspichiamo una vasta partecipazione, anche da appartenenze politiche diverse dalla nostra, di tutti coloro che condividono in modo bipartisan la posizione critica su questa legge elettorale.

Alessia Manfredini
Annamaria Abbate
Caterina Ruggeri
Alessandro Corradi

 

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