Cronaca

Dipendenti comunali verso lo sciopero Dura nota dei sindacati

Dipendenti comunali verso lo sciopero contro una giunta comunale “che non vuole ascoltare e che rifiuta il confronto e la condivisione”. Si inasprisce lo scontro tra dipendenti e sindacati da un lato e amministrazione dall’altro. Oggetto del contendere, il fondo per gli incentivi 2011, ossia i premi per i dipendenti, da tempo al centro della trattativa, sebbene, ha evidenziato l’assessore al Personale, Maria Vittoria Ceraso, “il vero oggetto del contendere è legato all’introduzione del Nuovo Sistema di Valutazione che nell’intento dell’Amministrazione è finalizzato oltre che al recepimento della sopravvenuta normativa anche alla possibilità di riconoscere con maggior evidenza la meritocrazia”.

Il 18 ottobre la rottura delle relazioni sindacali e il conseguente stato di agitazione. Oggi la nuova presa di posizione dei sindacati. “Si sono riunite ieri le OO.SS. CGIL, CISL e UIL e le RSU del Comune di Cremona – informa Giorgio Salami per conto delle Rsu e di sindacati – per discutere sulla decisione assunta di interrompere le relazioni sindacali con l’Ente. È stato deciso di indire per il giorno 9/11/2011 più assemblee del personale, nelle quali si discuterà di quanto accaduto al tavolo di trattativa e delle iniziative di protesta da intraprendere; iniziative che potranno prevedere anche lo sciopero come atto forte nei confronti di una Giunta che non vuole ascoltare e che rifiuta il confronto e la condivisione”.

“È ormai consuetudine – osserva poi Salami – che l’Assessore Ceraso, pur presente nelle trattative, preferisca effettuare dichiarazioni sul giornale per rivolgersi, evidentemente, ai cittadini più che ai lavoratori, talvolta con alcune imprecisioni di non poco conto, come in questo caso: nella citata trattativa del 27 Giugno le OO.SS. e le RSU non hanno né dichiarato né sottoscritto nessun accordo sul Fondo 2011, formulando osservazioni un po’ diverse da quelle che l’Assessore riporta. Prova ne sia che la nota RSU del giorno successivo, in intranet, recitava così: “..l’Amministrazione procede nonostante il dissenso di RSU e OO.SS.” I quattro mesi passati e la mancanza di un verbale (fatto inedito e strana coincidenza), la scarsa attenzione ai comunicati interni, non hanno evidentemente aiutato, ma considerata l’esperienza, se non dell’Assessore, del resto della delegazione trattante, come si può arrivare all’incontro del 18 Ottobre senza aspettarsi eccezioni alla proposta datoriale? E come spiegare l’assenza del Direttore Generale in un appuntamento così rilevante, considerato che giorno e ora sono state fissate proprio dall’Amministrazione?”.

Conclude il rappresentante sindacale: “Non possiamo nemmeno accettare l’esternazione dell’Assessore quando dichiara di procedere unilateralmente per il bene dei dipendenti: il tentativo di mettere i lavoratori contro i loro rappresentanti è un’operazione vecchia e che pensavamo di non vedere più. Così come è stato davvero scorretto far passare l’idea che il premio per i dipendenti sia superiore ai due milioni di euro quando in realtà la somma incentivante è pari a circa 180.000 euro per 700 dipendenti: bella operazione trasparenza del Direttore del Personale, al quale vogliamo ricordare che le OO.SS. e le RSU cremonesi non si rapportano con Tremonti e Brunetta, ma con la Giunta del Comune di Cremona, e ribadire ai politici cremonesi che la Legge Brunetta, come riconosciuto dallo stesso ministro, potrà essere applicata solo in presenza di nuovi contratti collettivi nazionali di lavoro”.

 

COSI’ L’ASSESSORE – Solo un paio di giorni fa, sulla rottura delle relazioni sindacali è intervenuto l’assessore Ceraso. “Con rammarico – ha detto – ho preso atto della rottura delle relazioni sindacali in quanto ritengo che l’Amministrazione Comunale abbia prodotto il massimo sforzo per andare incontro alle aspettative delle Organizzazioni Sindacali e di Voi dipendenti del Comune. Ciò è dimostrato dal fatto che nel corso della trattativa del 27 giugno 2011 la parte pubblica e  i sindacati hanno raggiunto l’accordo su varie tematiche poste all’ordine del giorno quali: condivisione e approvazione dei progetti speciali di cui all’art. 15 comma 5 riferiti all’annualità 2011; consenso alla distribuzione delle schede di valutazione dei dipendenti; accordo per una valutazione degli obiettivi assegnati con la distribuzione delle schede solo riferita all’impegno ed alla performance del dipendente relativamente al secondo semestre dell’anno”.

“Relativamente al fondo 2011 – ha aggiunto – le organizzazioni sindacali non hanno formulato osservazioni rispetto alla sua costituzione e all’ipotesi di ripartizione, salvo richiedere la diminuzione del tetto del fondo 2011 per la sola somma corrispondente al personale cessato per l’anno 2010. L’Amministrazione è intervenuta recependo l’ istanza nei limiti degli spazi offerti dalle disposizioni vigenti. In ogni caso mi preme sottolineare come la somma messa a disposizione per remunerare la produttività collettiva 2011 è stata incrementata rispetto all’importo dell’anno 2010”.

“Si è ritenuto doveroso procedere alla sottoscrizione unilaterale del fondo – ha concluso l’assessore -, (possibilità tra l’altro prevista dalle norme vigenti) al fine di poter tempestivamente procedere alla liquidazione delle varie voci accessorie dello stesso e pertanto prioritariamente per un senso di responsabilità nei confronti proprio dei dipendenti, tenuto conto della congiuntura economica negativa e del fatto che il fondo 2011 fosse sostanzialmente sulla stessa linea del fondo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali nell’anno 2010”.

 

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