Così il Museo di Storia Naturale nella nuova sede di palazzo Affaitati Martedì 13 l’inaugurazione

E’ stato presentato alla stampa il Museo di Civico di Storia Naturale nella sua nuova sede, palazzo Affaitati. Il trasferimento dal parco del Vecchio Passeggio alla nuova collocazione si inserisce in una riorganizzazione complessiva del Sistema Museale, in seguito alla decisione della giunta di prevedere nel Palazzo dell’Arte un nuovo museo dedicato al violino. L’inaugurazione ufficiale del Museo di Storia Naturale è fissata per martedì 13 dicembre alle ore 18.
Il nucleo originario della sezione scientifica, come per altre sezioni del Sistema Museale della Città di Cremona, è costituito dal lascito Ala Ponzone, particolarmente interessante e di grande pregio in quanto Giuseppe Sigismondo (1761-1842), ancor prima che collezionista, fu naturalista e preparatore. A questo primo nucleo si sono aggiunte, in tempi successivi, altre raccolte donate prevalentemente da naturalisti locali. Le collezioni scientifiche hanno seguito le vicissitudini del Museo Civico “Ala Ponzone” in Palazzo Affaitati-Ugolani Dati fino agli anni ’50, momento in cui si decise il loro spostamento presso Palazzo dell’Arte. Qui venne inaugurato, in concomitanza con la settimana dei Musei il 30 ottobre 1958, il “nuovo” Museo Civico di Storia Naturale di Cremona. Infine, nel giugno del 1995, il trasferimento nella sede presso il Parco del Vecchio Passeggio.
Nella nuova ipotesi di ritrasferimento presso Palazzo Affaitati-Ugolani Dati il percorso proposto è articolato in sezioni, il cui filo conduttore è rappresentato dalla trasformazione delle funzioni, da collezione naturalistica “a profitto degli studiosi di questa città”, a istituzione che oggi si occupa della conoscenza e della conservazione del proprio territorio. Il percorso inizia quindi con la sezione storica, costituita prevalentemente dal nucleo originario Ala Ponzone, prosegue con un passaggio sistematico attraverso le singole discipline (mineralogia, paleontologia e zoologia), per arrivare alla lettura del nostro territorio. L’ambiente naturale ed in particolare quello urbano permettono di introdurre due temi di grande attualità applicati alla situazione locale: una innovativa rappresentazione della “città sotto sopra”, e, a chiudere il percorso, una riflessione sulla conservazione della biodiversità.
Lo spazio dedicato alla didattica, a disposizione di tutte le sezioni del Sistema museale, raccorda i due temi del fiume Po e della città di Cremona che caratterizzano la storia della nostra comunità.
SALA 1 GIUSEPPE SIGISMONDO ALA PONZONE (1761-1842) collezione storica
Il nucleo originario del Museo Civico di Storia Naturale di Cremona come già ricordato è costituito dalla Collezione del Marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone (1761-1842) il quale, nelle sue volontà testamentarie, espresse il desiderio che fossero messe “ … a profitto degli studiosi di questa città in apposite sale le collezioni numismatiche ed ornitologica …”.
L’incremento della collezione attraverso scambi, acquisti e donazioni prosegue fino alla morte di Giuseppe Sigismondo nel maggio del 1842 ed arriva ad un livello tale da essere considerata nella sua sezione ornitologica, fondamentalmente composta da uccelli esotici, una collezione nella collezione, tanto che nei documenti tutto il resto viene nominato complessivamente Produzioni Naturali.
PERCORSO SISTEMATICO
Sezione mineralogica: numerosi sono i pezzi, sia campioni macroscopici sia microscopici, che nel loro complesso permettono di evidenziare il criterio classificativo cristallochimico, attraverso il quale viene presentata la sezione. Sono stati selezionati esempi significativi per ciascuna classe di minerali.
Sezione paleontologica: sono presenti alcuni piccoli nuclei che permettono di esemplificare i diversi momenti geologici, nonchè una collezione di vertebrati quaternari, in continuo incremento, particolarmente interessante per il territorio cremonese. Le collezioni sono esposte secondo il criterio cronologico: Era Paleozoica: filliti (Belgio); Era Mesozoica: ammoniti (Furlo); Era Cenozoica: pesci (Bolca); Era Neozoica: vertebrati (Pianura Padana)
Sezione zoologica: numerosi sono i pezzi che nel loro complesso contribuiscono a presentare il quadro della sistematica animale. Le collezioni sono esposte secondo il criterio evolutivo. Gli organismi unicellulari vengono proposti in laboratorio attraverso osservazioni al microscopio. Per quanto riguarda gli invertebrati viene proposto qualche esempio relativo a: PORIFERI, CNIDARI, MOLLUSCHI, ARTROPODI (Insetti) ed ECHINODERMI. Per quanto riguarda i vertebrati sono rappresentati esempi relativi a: PESCI, ANFIBI, RETTILI, UCCELLI e MAMMIFERI.
SALA 6 AMBIENTE NATURALE – AMBIENTE URBANO (territorio cremonese)
Vengono presentate due cartografie tematiche a riassumere gli elementi geomorfologici e della vegetazione in provincia di Cremona, ed esposte due collezioni di carattere locale: collezioni Bertolotti e Caporali. E’ esposta una selezione delle collezioni che ha permesso l’allestimento di piccole ambientazioni (con finalità didattiche) di animali del nostro territorio. In particolare si sono raggruppate alcune delle specie più facilmente riconoscibili in ambienti prossimi ai fiumi, oppure nelle piccole aree boschive residuali e specie caratteristiche di ambienti fortemente antropizzati, quali la campagna coltivata e la città.
SALA 7 LA BIODIVERSITA’
Il risultato della situazione attuale è strettamente legato all’incidenza dell’intervento umano. Interessante ed utile il quadro di confronto storico-ambientale derivato dalla lettura dei documenti, attraverso i quali cogliere la misura delle trasformazioni intervenute. Documento essenziale per il territorio cremonese è il testo di Giuseppe Sonsis, (1737-1808) Risposte ai quesiti dati dalla Prefettura del Dipartimento dell’Alto Po al Professore di Storia Naturale del Liceo di Cremona Giuseppe Sonsis (1807), nel quale vengono riportati dati circa l’aspetto geologico, floristico e faunistico del Dipartimento dell’Alto Po (poco più ampio del’attuale provincia di Cremona) che permette un confronto con la situazione attuale. Biodiversità e sua conservazione presuppongono infatti una profonda conoscenza del territorio quale luogo in cui le trasformazioni, naturali ed antropiche, hanno prodotto una irripetibile diversità della vita.
SALA 8 LA CITTA’ SOTTO SOPRA
La città “sotto” presenta in sintesi i seguenti temi: – percorso dell’acqua (dalla falda all’uscita dal depuratore) – percorso dell’energia La città “sopra” presenta nel suo complesso un discorso sull’ecosistema, con una prima nota introduttiva relativa al ciclo della materia prima della comparsa dell’uomo, quindi all’uomo preistorico, per arrivare alla situazione attuale. Particolare attenzione viene dedicata alla tematica della produzione dei rifiuti con una panoramica sui diversi sistemi di smaltimento (raccolta differenziata, discarica, termoutilizzatore,) A conclusione del percorso nella Città sotto sopra si potrebbero prevedere postazioni multimediali nelle quali vengono proposti audiovisivi relativi alle tematiche trattate, web-cam sugli impianti ed una riflessione sulla conservazione e tutela del nostro territorio.
SALA 9 DIDATTICA E CONOSCENZA DEL TERRITORIO Laboratorio “Fiume, città, ambiente”
Allo scopo di contribuire ad arricchire ulteriormente l’offerta culturale legata alla conoscenza del territorio, è stato realizzato un percorso espositivo avente come motivo conduttore il rapporto tra fiume Po e città di Cremona. Il percorso si snoda attraverso diversi temi: in primo luogo si ripercorre l’aspetto storico-archeologico attraverso immagini, alcuni reperti e la presenza di un laboratorio didattico; quindi le trasformazioni del fiume e l’ingegneria idraulica nel passato, attraverso un percorso anche cartografico, poi si passa al tema più naturalistico del fiume visto nel suo contesto ambientale, con schemi, disegni, immagini fotografiche e strumenti didattici per aiutare il visitatore nella lettura della morfologia, degli ambienti, della flora e della fauna caratteristiche del Po. Completa il percorso un modello di ciclo integrato dell’acqua.
LABORATORI DIDATTICI (osservazioni scientifiche)
L’attività didattica, proposta ogni anno scolastico dal Sistema museale della città di Cremona, da tempo costituisce un appuntamento tradizionale per le scuole cremonesi di ogni ordine e grado. Strutturata in modo organico, corsi di aggiornamento per gli insegnanti e lezioni tematiche per gli studenti, ha sempre previsto, accanto ad ogni percorso teorico, ampi spazi dedicati alla sperimentazione. A questo proposito, per una maggiore efficacia didattica delle lezioni svolte sono presenti due “angoli” di osservazione: il primo relativo alle scienze della terra, il secondo alle scienze della vita, dotati rispettivamente di 6 stereomicroscopi e 6 microscopi biologici.
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