Cronaca

Balzello al Vacchelli, la Regione: «Scarsa informazione ma competenza dei Consorzi»

Scarsa informazione sui contributi di bonifica, ma la competenza è dei Consorzi. Questo il succo della risposta di Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e all’Urbanistica, interrogato sul tema dei canoni dei consorzi di bonifica dal consigliere democratico Agostino Alloni. La questione, nel cremonese, riguarda le centinaia di cartelle di Equitalia arrivate nei giorni scorsi per un “contributo di bonifica e difesa idraulica” al Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli di Cremona. Importi contenuti, intorno ai 5 euro, che però hanno scatenato polemiche tra i destinatari, cascati letteralmente dalle nuvole.
Le delibere regionali in materia, infatti, non sono mai state pubblicate sul Burl, il Bollettino Ufficiale della Regione. «Le deliberazioni che disciplinano la soglia di economicità di riscossione – ha scritto l’assessore Belotti – erano dirette ai Consorzi di Bonifica, a cui sono state a suo tempo trasmesse e da questi portate a conoscenza dei contribuenti, questo anche per veicolare al cittadino l’informazione corretta, caso per caso, da parte del soggetto più vicino ad esso, nello spirito del principio di sussidiarietà. E’ quindi certamente possibile che, in qualche caso, l’azione d’informazione da parte dei consorzi non sia stata sufficiente e che questo abbia determinato situazioni di confusione tra i contribuenti. L’art. 90, comma 6, della l.r. 31/2008, tuttavia, non dispone la pubblicazione sul Burl delle deliberazioni stesse. Non è quindi ipotizzabile la mancanza di efficacia di questi atti».
«Alcuni Consorzi – ha proseguito Belotti – hanno effettivamente esercitato la facoltà di applicare soglie inferiori a quella di 12 Euro, comunque in conformità a quanto disposto in materia dalla Giunta regionale, e questo può aver determinato un certo disagio tra i cittadini, soprattutto se in mancanza di una chiara e motivata informazione. La disciplina regionale, in base al principio di sussidiarietà, demanda ai Consorzi la facoltà di scegliere gli importi minimi da applicare sui territori di competenza, tenendo conto delle specificità territoriali ed organizzative di ciascun ente».

 

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