Pendolari, la pazienza adesso è finita Tra treni disastro e indifferenza istituzionale calpestati i diritti dei viaggiatori
Adesso c’è il rischio che la rabbia dei pendolari esploda davvero in manifestazioni clamorose. Le giustificazioni imbarazzate di Trenord, l’assoluto disinteresse del Comune, della Provincia, della Regione, della Prefettura e soprattutto i disagi e l’esasperazione quotidiana di chi ogni giorno combatte con orari e treni da far west sembrano essere arrivati ad un punto gravissimo. Basta leggere i tweet o i messaggi su facebook che si scambiavano ieri sera i pendolari per rendersi conto della situazione, visto che ormai i bollettini del disastro che arrivano dalle linee ferroviarie e che pubblichiamo più volte al giorno lasciano indifferenti chi dovrebbe tutelare I diritti sacrosanti di questi cittadini cremonesi. Eccone alcuni.
“Stiamo viaggiando completamente al buio, in carrozza ghiacciata, unica luce la ‘torcia’ dell’ i phone…e domani è solo Mercoledì…”
Ed ancora un altro pendolare. “Basta: dopo questa ennesima cancellazione di treno e presa x il culo da parte di trenord, certifico che da ora in avanti NON acquistero’ piu’ titoli di viaggio ferroviario. Alias, non pago piu’ l’abbonamento! Invito altresi’ chiunque abbia le palle, a fare lo stesso. Meglio multati….. (quella volta all’anno che fan controlleria) che presi x il culo in questo modo. Volete i miei soldi? Datemi prima il servizio!”
E a dar forza alle proteste ecco arrivare un documento di InOrario, l’associazione dei pendolari cremonesi della Mantova-Cremona-Milano a firma di Matteo Casoni.
“Dopo l’ennesima giornata in cui i viaggiatori della linea Milano – Cremona – Mantova hanno dovuto subire pesanti disagi conditi anche da quelle che possiamo alla fin dei conti considerare delle prese il giro, viene da chiedersi: Cosa stiamo aspettando? E’ passato circa un anno da quando, a fine febbraio 2011, è stata fatta l’ultima riunione pubblica con Comune di Cremona e Amministrazione Provinciale in cui venivano denunciate le carenze croniche delle composizioni Vivalto: cosa è cambiato? Nulla.
Quello che doveva essere un vanto, l’aver ottenuto i “Nuovi Convogli” (Vivalto) già rifiutati tempo prima da tutte le altre linee, in sostituzione della soppressione del Pendolino Bergamo – Roma, si erano già rilevate allora delle scelte errate e le cronache di questi giorni ne sono la conferma.
Sindaco di Cremona, Presidente della Provincia di Cremona, Prefetto di Cremona: non leggete i giornali? Non vi rendete conto della situazione? Non vi interessa nulla dei circa 15.000 cittadini della città/provincia che gravitano sulla stazione di Cremona? Dobbiamo aspettare che l’esasperazione porti ad episodi che nessuno si augura prima di far pressioni su quanti hanno il potere di risolvere la situazione? (Regione e Trenord nello specifico).
A parte che, dal loro insediamento, solamente in una occasione ci è capitata l’occasione di poter fare una riunione con il Presidente Provinciale e solo in occasione della già citata soppressione del Pendolino, non è proprio possibile far nulla? Non si può “alzare la voce” per fare in modo che questa situazione venga risolta?
E che non si vengano ad attribuire le problematiche di questi giorni al maltempo!!! Non è senz’altro il maltempo a far guastare i locomotori, a non far andare il riscaldamento, a “far perdere” i treni tra Milano Certosa e Milano Centrale (Ieri sera per 40 minuti ci siamo sentiti dire dal “berretto verde” che il nostro treno che doveva partire alle 18:20 era partito da Milano Certosa, stava arrivando ma non si sapeva più dov’era… salvo poi, quando tutte le altre coincidenze erano già partite, dire che il treno era soppresso e che se volevamo potevamo prendere il seguente che partiva con 30 minuti di ritardo!!!).
Sono queste le cose che non vanno oggi. Non c’è comunicazione tra i vari enti di Trenord, non c’è la volontà di fare in modo che la situazione torni a rientrare nei normali canoni e che le eccezioni non siano la costante giornaliera.
E che nemmeno si dica che le autorità sono “vicine” a noi… Andate a dirlo a chi, sul 2646 di ieri mattina, 7 febbraio) per 2 ore è rimasto fermo in aperta campagna dalle parti di Tavazzano per poi farsi “rimorchiare” da una motrice e trasbordare su altro treno, impiegando quasi 4 ore per poter arrivare a Milano da Cremona. E poi la gente non si deve arrabbiare? Non si deve infuriare? Bisogna mantenere il controllo?
Secondo me basterebbe fare 1 settimana insieme ai pendolari (e non solo la fotografia a bordo treno per poi prendere la propria comoda macchina con autista) per capire cosa veramente vuol dire vivere queste condizioni.
Le tariffe sono le più basse d’Europa? Mi piacerebbe mettere al confronto il servizio dato.
PRIMA aumentate lo standard di servizio, E POI EVENTUALMENTE pensate alle tariffe. Invece negli ultimi 3 anni il costo del biglietto è quasi raddoppiato ed il servizio…. Non è nemmeno riuscito ad essere allo stesso livello.
Torniamo a ripetere, la pazienza dei viaggiatori ormai è allo stremo, non sappiamo ancora per quanto si riuscirà a contenerla”.
E sui ritardi ormai insopportabili sulle linee cremonesi, prende ancora una volta posizione il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni.
“A nome di tutti i pendolari cremonesi chiedo all’assessore Cattaneo di venire in Commissione territorio a riferire in merito ai pesanti disagi che gli utenti della tratta Milano – Cremona – Mantova hanno dovuto subire in questi giorni.” Questa è la richiesta che il consigliere regionale del PD Agostino Alloni rivolge all’assessore regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo destinatario di un’interrogazione, a firma del consigliere cremonese, che verrà depositata oggi in Regione. “Da dieci giorni l’Italia è interessata da un’ondata di maltempo eccezionale da tempo annunciata – dichiara Alloni – ma questo non può giustificare l’assoluta inadeguatezza del servizio ferroviario lombardo, già solitamente al di sotto degli standard, ma messo KO dal maltempo”.
Nel documento l’esponente del PD punta il dito contro Trenord rea di essersi attivata “in netto ritardo, solo il 6 febbraio, per far fronte alla gelata distribuendo liquido antighiaccio sui treni regionali. Ma ormai un terzo delle soppressioni si era già verificato. Anche in altre regioni si sono registrati importanti disagi alla circolazione ferroviaria però sono stati riconosciuti gli errori di gestioni, ad esempio in Piemonte è stato annunciato un mese di abbonamento gratuito per ricompensare i pendolari. E qui in Lombardia? Cosa si è deciso durante il vertice convocato il 6 febbraio tra Trenord, i gestori della rete (RFI e Ferrovie Nord) Protezione Civile e Regione?”. Proprio su questi quesiti viene interrogato Cattaneo: “Innanzitutto – precisa – vorremo avere un quadro generale delle soppressioni e dei ritardi registrati su tutte le linee lombarde nei mesi di gennaio e febbraio e conoscere il reale stato del materiale rotabile dopo la forte nevicata della scorsa settimana. Ma soprattutto quello che sta più a cuore ai pendolari: vogliamo conoscere i provvedimenti che Trenord intende mettere in campo per ridurre al minimo i disagi e andare incontro agli utenti ad esempio garantendo a tutti i pendolari lombardi l’abbonamento gratuito per il mese di marzo o in subordine riconoscere agli stessi un bonus straordinario. Sarebbe una risposta concreta ai disagi patiti in questi giorni”.