Cronaca

Blitz Finanza, Mantovani: "Favorevoli a controlli Maggioranza è sana"

Mantovani

Dopo la notizia dei maxicontrolli della guardia di finanza e dei primi risultati, l’intervento del presidente delle Botteghe del centro. Ecco, di seguito, la dichiarazione di Paolo Mantovani.

Nel leggere gli articoli di cronaca sul tema dei controlli fiscali è doverosa una precisazione. Il nostro settore da sempre chiede il rispetto delle norme. Ed è favorevole ai controlli. Evadere le tasse è un comportamento scorretto, una concorrenza sleale verso chi rispetta le regole. E sono la maggioranza. Si legge, nel blitz della finanza di 26 attività che sono state sanzionate. Si tratta di ventisei sulle oltre cinquecento che lavorano in centro. Se i controlli si sono limitati a meno di una cinquantina di imprese deve essere evidente che per la maggior parte delle realtà del comparto i finanzieri hanno ritenuto che fossero in regola, che non fosse utile procedere ad ulteriori indagini. Ecco perché fa rabbia, essere additati come chi non paga le tasse mentre, al contrario, le nostre imprese versano allo Stato, circa il cinquanta per cento del reddito.

La realtà lombarda (cito La Stampa), infatti, è costituita da una base sana e solida di imprese e contribuenti che vivono nella legalità e fanno crescere la nostra economia. Per l’indagine la Lombardia è al primo posto, in Italia, come regione virtuosa. Non significa che il fenomeno dell’evasione e dell’elusione non sia presente ma che, semplicemente, qui è ai minimi nel Paese.

Perché, come è ben evidente, quasi trecento miliardi di base imponibile evasa (in Italia) segnalano che evasione ed elusione sono patologie che tagliano trasversalmente tutta l’economia e la società italiana. Tali fenomeni vanno combattuti e scoraggiati, e noi, ripeto, sosteniamo il rispetto della legalità. Da parte nostre c’è la condizione degli obiettivi e la piena disponibilità per raggiungerli. Ma, ugualmente, occorre che i fondi recuperati dal contrasto dell’illegalità vengano utilizzati per ridurre la pressione fiscale che, nel 2012, si attesterà ufficialmente intorno al 45% mentre in reatà, a carico di chi le tasse le paga, si collocherà intorno al 55%. Sono livelli record, che zavorrano drasticamente la possibilità di contrastare la recessione e di tornare ad imboccare un percorso di crescita. Ed il primo passo è proprio il cercare di evitare l’annunciato aumento dell’Iva in autunno. Ecco perchè chiediamo, una volta per tutte, che si superino scontati luoghi comuni, si torni ad maggiormente obiettivi, che si smetta di criminalizzare una categoria di imprenditori e lavoratori onesti come quella del commercio, del turismo e dei servizi.

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